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Articoli filtrati per data: Maggio 2011

Comuni in Musica: Giuliana

Sabato 7 maggio 2011, ore 16.00 - Domenica 8 maggio 2011, ore 10.00

il Comune di Giuliana (PA) presenta l'Associazione Bandistica Musicale "G. Catalanotto"

L'Associazione Bandistica Musicale, Città di Giuliana "Giuseppe Catalanotto" si costituisce nel 2001 come scuola di musica con lo scopo di realizzare una banda musicale. Nei primi tre anni sotto la direzione del maestro Salvatore Rinaldo i ragazzi dell'età media di 10/12 anni iniziano ad esibirsi in brani di facile esecuzione.
Ma è con la direzione del Maestro Paolo Miceli, insegnante di clarinetto presso il conservatorio musicale di Caltanissetta ed eccellente clarinettista, richiesto dalle più importanti orchestre d'Italia, che il gruppo musicale migliora fino ad esibirsi in pubblico in concerti a palco, nelle piazze ed in diverse Chiese.

Oggi il gruppo ha un organico di trenta giovani di Giuliana che in speciali occasioni, si integra con giovani di altre bande con le quali sussistono rapporti di collaborazione. La partecipazione all'iniziativa "Comuni in Musica" ci è stata possibile grazie alla sensibilità dimostrata dall'Assessore alla viabilità della Provinciale Regionale di Palermo Dott. Gigi Tomasino, che ha omaggiato l'Associazione per il viaggio a Roma; il Comune di Giuliana ha offerto un piccolo contributo per il soggiorno a Roma al quale è stata aggiunta una quota da parte dei componenti della Banda.

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Comuni in Musica: Palazzo Adriano

Sabato 7 maggio 2011, ore 11.30

il Comune di Palazzo Adriano (PA) presenta il gruppo Folk "Paradiso Arberesh"

L'Associazione Paradiso Arberesh in attuazione delle sue finalità ha deciso di costituire un gruppo Folk con l'intento di far conoscere, gli usi, i costumi e le tradizioni della popolazione Palazzese. Con l'attività di ricerca etnomusicale, mediante il recupero e la valorizzazione delle tradizioni del popolo siciliano ed in particolar modo di quello Palazzese, si vogliono evidenziare le valenze educative della musica popolare, un genere tante volte a torto trascurato. Questa Associazione tra i suoi compiti ha quello di promuovere ogni iniziativa per evitare i fenomeni della devianza sociale, il bisogno interiore di una cultura sociale che esclude la violenza ed esalta la solidarietà. La tensione verso il riscatto della dignità di essere siculi albanesi ci spinge a costituire un gruppo folk, atto a fornire, ai ragazzi palazzesi strumenti di lettura critica e di riflessioni sulla realtà nella quale viviamo attraverso il recupero della memoria tradizionale popolare locale e che avrà altri momenti di sviluppo nei prossimi anni. Il gruppo si intende come una emanazione dell'Associazione. Per l'attuazione dello scopo il Consiglio di Amministrazione in data 21.11.2011 ha nominato un responsabile che coincide con il Presidente dell'Associazione. L'Associazione s'interessa alla conservazione, alla tutela, all'osservazione e allo studio di tutto ciò che i nostri padri ci hanno tramandato; in questo modo essa intende valorizzare il nostro oggi sulle orme di una storia ricca d'avvenimenti rilevanti e di particolarità sociali e civili che non deve essere dimenticata. Da qualche anno l'Associazione ha dedicato particolare attenzione agli aspetti folklorici della nostra tradizione che, nella fattispecie, riguardano la ricerca e lo studio di balli e canti tradizionali (vallje). Infatti i membri dell'Associazione hanno individuato alcune delle matrici storiche che trattano l'argomento. In particolare abbiamo trovato alcuni documenti che attestano che nelle periodiche visite del Re Ferdinando 4° di Borbone a Palazzo Adriano, questi veniva accolto con canti e balli tipici. Oltre a questo documento esiste pure una testimonianza di Andrea Dara e una del Vescovo Crispi. Nel corso di questi anni l'Associazione ha coinvolto diversi giovani palazzesi, promuovendo un'attività di studio e di valorizzazione della tradizione folklorica di questo paese. Così il gruppo ha partecipato a diverse manifestazioni sociali e culturali, tra cui la festa della Provincia di Palermo, svoltasi in data 5 settembre 2010, nella quale il corteo ha sfilato preceduto da un ragazzo che indossava la riproduzione dell'abito del Re Ferdinando 4° di Borbone, realizzato da questa Associazione grazie al sostegno e al patrocinio della Provincia Regionale di Palermo. Il gruppo si compone di 16 elementi di cui 4 ragazzi e 12 ragazze, giovani tutti residenti nel Comune di Palazzo Adriano che partecipano a titolo gratuito e volontario. Un valido sostegno volontario e gratuito per la parte musicale è fornito dal Papàs Nicolò Cuccia a cui è affidata la direzione musicale. Fa parte del gruppo anche il tenore Francesco Parrino accompagnato da un pianista. La coreografia è affidata ad alcuni membri del gruppo che frequentano pure un corso di ballo greco, che si svolge a Palermo. Vengono altresì valorizzate le tendenze artistiche di ogni elemento del gruppo che utilizzano strumenti musicali come le chitarre, il mandolino, i " friscaletti" e i tamburelli. I membri del gruppo indossano il costume della tradizione di Palazzo Adriano di proprietà personale. Le musiche, i testi e le danze trattate riguardano la tradizione popolare ed amatoriale greco-siculo-albanese.

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Comuni in Musica: Belvedere Ostrense

Domenica 1 maggio 2011 - ore 11.30

il Comune di Belvedere Ostrense (AN) presenta il gruppo musicale "La Raganella"

Il gruppo Musiche e Canti Popolari Marchigiani "La Raganella" di Belvedere Ostrense è un'associazione non a scopo di lucro nata nel 2007 da una viva amicizia e da una solida collaborazione tra cinque ragazzi, legati da una forte passione per la musica popolare marchigiana. Dai cinque soci fondatori in breve tempo La Raganella è passata a contare ben dodici musicanti con un'età media di venticinque anni. Scopo di questa associazione è riportare alla luce e tramandare le tradizioni popolari, le musiche e i canti del nostro territorio.
Gli strumenti che caratterizzano questo gruppo sono organetti, chitarre, tamburelli marchigiani, tamburo, tamburo a frizione, triangolo e la raganella strumento da cui prende il nome il gruppo. Si tratta di uno strumento idiofono a pizzico diretto, consistente in una ruota dentata di legno che, fatta girare con i denti a contatto di una lamella (anch'essa di legno), produce un caratteristico rumore simile al gracidio delle rane: da qui il nome appunto raganella, nome comune degli anfibi anuri membri della famiglia degli ilidi.

Questo strumento ha una lunga storia: veniva suonato nel corso della Settimana Santa a "campane mute" dai parroci, dai chierici e talvolta perfino dai ragazzi del vicinato, i quali si allontanavano dalla chiesa con le raganelle per andare a suonarle per le vie dei paesi: alle sette del mattino suonavano tre volte a messa e il rintoccare dei primi due suoni era identico mentre il terzo suono terminava "co li 'ntocchi", ultimo avviso prima dell'inizio della messa. Le campane suonavano in continuazione nelle campagne per scandire il passare del tempo, ma si bloccavano due giorni l'anno, il Venerdì e il Sabato Santo, in segno di rispetto per la morte di Gesù Cristo. Si diceva: "se lega le campane", e in effetti le corde venivano legate tra loro a base campanile dopo la messa della sera del Giovedì Santo e lasciate così fino alla Pasqua di Resurrezione. In quei due giorni le campane venivano sostituite dalle raganelle, utilizzate fino all'annuncio della Messa di Resurrezione: solo allora le campane venivano sciolte e suonate nuovamente per annunciare il Cristo Risorto, ricominciando così la loro attività quotidiana per un intero anno.

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Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
Amministrazione
trasparente

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