
#LACULTURANONSIFERMA. #Visionidaiterritori: Le feste del Molise. Dalle mappe tematiche alla Settimana Santa di Isernia di Lia Montereale
La chiusura dei luoghi della cultura a causa del COVID-19 e la sospensione di feste ed eventi, non ferma la fruizione della cultura. Anzi, è in questo momento che vogliamo rafforzare l’offerta culturale attraverso una serie di proposte digitali. Anche la conoscenza del patrimonio culturale immateriale, con le sue feste tradizionali, i suoi riti e costumi, con i suoi giochi di ieri e di oggi, con la sua musica popolare e le sue rievocazioni storiche, prosegue con una serie di iniziative per ripercorrere e riscoprire insieme, anche solo idealmente, la varietà delle realtà territoriali.
I vicoli di Isernia
Allora iniziamo da una regione tanto piccola quanto vitale come il Molise nel centro-sud Italia. Il Segretariato Regionale per il Molise, articolazione periferica del MiBACT, ha creato nove mappe tematiche interattive per divulgare la conoscenza del patrimonio culturale presente nella regione.
Le mappe raccolgono su un'unica piattaforma digitale le informazioni che riguardano il territorio, fornendo al visitatore uno strumento semplice da usare che, attraverso testi, ipertesti ed immagini, racconta e facilita la conoscenza del Molise.
Sono interattive, sono costruite su piattaforma Google, sono utilizzabili sia da dispositivo fisso che mobile e sono dedicate ognuna ad uno specifico tema del patrimonio culturale del Molise. Una mappa è dedicata anche alle feste e alle tradizioni molisane ed è consultabile a questo link:
mappa feste e tradizioni
Cliccando sul luogo di interesse (tramite menù laterale o direttamente sulla mappa) possiamo sfruttare le potenzialità di google per ricevere le indicazioni stradali, o per ottenere la vista da satellite della località o per sfruttare l' opzione della condivisione, etc. Inoltre, cliccando sul link che troviamo all'interno della maschera di apertura, possiamo approfondire i contenuti che riguardano la festa o la tradizione legata alla località scelta.
Quindi, come si festeggia tradizionalmente in Molise l’attesa della Pasqua? Cosa si mangia? Partiamo da Isernia, città molisana dalle origini antichissime, che dedica ancora particolare attenzione alla Settimana Santa.
Il venerdì Santo ricorda la crocefissione di Gesù e, la processione del Cristo Morto di Isernia, si arricchisce di elementi suggestivi e coinvolgenti attraverso la partecipazione di uomini e donne che indossano una tunica bianca, un cordone rosso intorno alla vita e un cappuccio che non permette di essere riconosciuti.
Alcuni sono scalzi. Sono i penitenti che portano croci e simulacri raffiguranti la passione e la morte di Gesù: le statue del Cristo Morto e della Mater Dolorosa, i busti degli Ecce Homo e le croci. Isernia è molto attenta alla preparazione delle statue grazie alla dedizione e alla devozione delle signore anziane.
Penitenti, 14 aprile 2006 (Ph. Emilia De Simoni, ICPi)
Sembra di assistere ad una rappresentazione teatrale con i suoi personaggi e la sua scenografia. I colori (nero, rosso, giallo etc.) che ricordano il martirio e la passione di Cristo, i fiori, le vesti e le immagini creano un’atmosfera di intenso raccoglimento e di condivisione della sofferenza. Per saperne di più, è possibile consultare i seguenti link Settimana Santa ad Isernia e significati e simbologie del Venerdì Santo a Isernia.
La festa è anche legata al cibo, e quando arriva la Pasqua un piatto tipico della tradizione è dato dalle Cancelle o Pizzelle conosciute anche come Ferratelle, cialde generalmente a forma di rombo. Questi dolci venivano preparati durante la settimana pasquale, l’epifania o in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono, in segno di devozione. Nei paesi dell’Alto Molise venivano utilizzate anche come dolce da offrire ai matrimoni.
Per approfondimenti sui sapori locali molisani clicca su mappa enogastronomia del Segretariato Regionale MiBACT per il Molise.
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