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Ceri di Gubbio. Foto: V. Contino, 1969, Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia Ceri di Gubbio. Foto: V. Contino, 1969, Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia Foto: V. Contino, 1969, Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

Sant'Ubaldo a Gubbio

Da 800 anni, il 15 maggio, ha luogo a Gubbio la "Corsa dei Ceri", in onore del Vescovo Ubaldo, divenuto patrono della città nel 1192, per disposizione di Papa Celestino III.

I ceri sono costruiti in legno e raggiungono un'altezza di 5 metri e un peso di 5 quintali circa. Sono costituiti da due elementi a sezione ottagonale, uniti da una trave, sulla cui sommità sono poste le statue di Sant'Ubaldo per la corporazione dei muratori, Sant'Antonio per quella dei contadini, San Giorgio per i commercianti e gli artigiani.

Trasportati sulle barelle sorrette dai "ceraioli" i ceri percorrono velocemente le strade cittadine, il cero di Sant'Ubaldo precede quelli di San Giorgio e di Sant'Antonio. Il mattino ha luogo la presentazione dei ceri e alle sei di sera il sindaco di Gubbio, sventolando la "mappa", avvia la corsa con i tre giri - le"birate"- che i ceri compiono attorno al gonfalone posto al centro della Piazza Grande. I "ceraioli" trasportano infine i ceri per la ripida salita che da Porta Sant'Ubaldo conduce alla cima del Monte Ingino, dove si trova la basilica del Santo.


Foto: V. Contino, 1969
Archivio Fotografico dell'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

Video

Festa di Sant'Ubaldo, Gubbio 15 maggio 2017: Alzata dei Ceri. Riprese: Leandro Ventura
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