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Il Salone d'Onore Il Salone d'Onore

Dal 1997 al 2015

Nel 1997, con la direzione di Stefania Massari, il percorso museale viene riorganizzato sulla base dei suoi stessi presupposti storici: un museo nazionale inteso non solo come espressione di "cultura popolare" o "civiltà contadina" o "artigianale", ma aperto a molteplici temi della cultura, a metodologie d'indagine diversificate e all'elaborazione critica dei dati in sintonia con gli sviluppi delle discipline affini, prima tra tutte l'antropologia culturale.

L'allestimento viene curato tenendo presenti le principali esposizioni di Lamberto Loria e di Paolo Toschi, interpretate quale trama di significati da cui partire per individuare i differenti nuclei tematici d'interesse - siano essi beni materiali o immateriali come il lavoro, la festa, la fiaba, la tradizione orale, il costume, la religione, il rito, o il lavoro artigianale - fino ad analizzare i mutamenti operati dai processi di comunicazione e di omologazione che hanno profondamente modificato usi e saperi, riti e tradizioni.

L'ordinamento, non settoriale, legato essenzialmente al passato, è rinnovato attraverso l'adozione di raggruppamenti per tematica e per materia, per tipi di oggetto, per funzioni e per categorie relative a usi e costumi, percorribili anche grazie al supporto degli spazi virtuali che consentono di dilatare i confini stessi del Museo con la prospettiva di rendere disponibili ad una utenza sempre più vasta i beni demoetnoantropologici.

Il percorso museale è articolato in 3 grandi aree tematiche: La terra e le risorse, Vivere e abitare, Riti feste e cerimonie. Nella prima sezione, La terra e le risorse, sono affrontati i temi relativi al trasporto, al lavoro agricolo e pastorale, al lavoro marinaro e al lavoro artigianale; nella seconda, Vivere e abitare, compare il mondo domestico con i suoi arredi, i gesti del quotidiano, il ciclo della vita umana con i suoi riti e le sue cerimonie. La terza sezione, Riti feste e cerimonie, descrive le varie cerimonie, la musica, i giochi e gli spettacoli, gli abiti e gli ornamenti tradizionali usati per lo più nei giorni di festa.

Dal 1° maggio 2011 al 31 dicembre 2012, con la direzione di Daniela Porro, il Museo è stato rinnovato nei seguenti spazi: Salone d'Onore, Sala delle Colonne, Sala delle Conferenze, Laboratorio Audiovisivo. La mostra dedicata all'Esposizione del 1911 è diventata sezione permanente; numerose modifiche sono state inoltre apportate per migliorare la fruizione delle collezioni espositive e degli archivi.

Dal 2013 al 2015 la direzione è stata affidata a Maura Picciau.

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Direzione generale Musei
Museo delle Civiltà
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