Alpeggio e transumanza
Alpeggio e transumanza, le due forme di allevamento del bestiame da latte – ovini, caprini e bovini - comprensive delle attività legate al ciclo produttivo del latte, sono rappresentate nell'esposizione: la transumanza praticata dai pastori abruzzesi è documentata nei suoi vari aspetti fin dal momento della migrazione lungo i tratturi (le larghe vie erbose di antichissime origini che conducevano dall'Appennino al Tavoliere delle Puglie) dai basti per muli e asini usati per il trasporto delle varie masserizie, agli stazzi - i recinti per gli ovini -, alle attrezzature per la lavorazione del latte, alla cassa per l'equipaggiamento del pastore.
L'alpeggio invece veniva effettuato nella malga, in genere di proprietà comunale, che comprendeva i pascoli, la stalla per gli animali e la caséra, edificio utilizzato per la lavorazione del latte e come abitazione.
Il complesso discorso sui ricoveri per il bestiame e per i pastori è esemplificato attraverso l'esposizione di reti, paletti e magli usati dai pastori transumanti per approntare il recinto per gli ovini, ovvero lo stazzo. Questo, formato da reti ancorate a paletti, che venivano conficcati nel terreno servendosi di magli di legno, veniva costruito sia durante gli spostamenti sia durante la permanenza sulle montagne. Le persone addette alla custodia degli animali e alla lavorazione del latte, organizzate in famiglie pastorali con precisa distribuzione dei ruoli e rigida organizzazione gerarchica, si sistemavano in capanne, cavità naturali o in costruzioni in muratura, secondo la durata della permanenza.