Menu
Ti trovi qui:Attività»Eventi»Articoli filtrati per data: Dicembre 2013

Articoli filtrati per data: Dicembre 2013

#LACULTURANONSIFERMA: anche l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) aderisce all’iniziativa del MIBACT

A partire da lunedì 23 marzo, anche l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, parteciperà all’iniziativa lanciata da ministro Dario Franceschini #laculturanonsiferma. Ogni giorno, attraverso il proprio sito istituzionale (http://www.idea.mat.beniculturali.it/) e i canali social (facebook e instagram), l’Istituto veicolerà contenuti che riguardano approfondimenti su tutti i progetti e le attività in corso, attraverso materiale audiovisivo, testuale e interattivo.

Verranno avviate alcune rubriche giornaliere che riguarderanno il patrimonio immateriale: da #lafestanonsiferma (sulle feste e tradizioni culturali che in questo momento non si stanno svolgendo) alla cultura alimentare, attraverso il Geoportale della Cultura Alimentare, all’Italia delle molte culture, con approfondimenti sulla cultura delle comunità immigrate. Diversi antropologi saranno chiamati a riflettere su alcune parole chiave dell’antropologia e del patrimonio culturale immateriale nazionale, mentre altri cercheranno di spiegare le relazioni sociali e culturali ai tempi del virus, prendendo spunto dalla fenomenologia del Covid-19 e dalle iniziative dei tessuti urbani e popolari.

Per le famiglie e per i più piccoli una rubrica settimanale presenterà i giochi antichi con un focus sui giochi da tavola, utilizzando le fonti del gabinetto delle stampe dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. I giochi dei primi del Novecento saranno pubblicati in un formato stampabile da casa e i bimbi e gli adulti potranno giocare insieme al patrimonio immateriale! E a proposito di giochi, negli spazi web sarà presente anche l’Associazione Giochi Antichi di Verona, con cui l’Istituto collabora ormai da alcuni anni con diversi progetti di salvaguardia del patrimonio ludico tradizionale.

Sarà poi dedicato uno spazio alla Multiculturalità, con la restituzione di riflessioni di campo sul tempo e sugli spazi delle comunità migranti, e una rubrica bisettimanale ci aggiornerà sulle attività Virtuali/virtuose dell’Ecomuseo Casilino con il quale l’ICPI collabora.

Per gli appassionati di fotografia ci saranno degli approfondimenti settimanali sui reportage e sugli autori che hanno fatto la storia dell’antropologia in Italia, ma anche sulle più recenti campagne di documentazione avviate dall’Istituto.

E altri spazi saranno dedicati alla musica, alle minoranze linguistiche, ai dialetti, ma anche ai santi taumaturghi e alle pratiche collegate di carattere magico-devozionale, recuperando tradizioni, magari dimenticate o sottaciute, ma di grande attualità in questo periodo.

Insomma, si cercherà di dare spazio a forme culturali magari meno visibili e meno note dei grandi capolavori, delle collezioni dei musei più famosi o dei monumenti e delle aree archeologiche che rendono il patrimonio culturale italiano unico al mondo. Invece si darà voce a un patrimonio forse meno noto, ma di grande importanza per l’identità delle comunità grandi e piccole che formano il vero tessuto connettivo di quanti vivono sul territorio nazionale.

#iorestoacasa, ma l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale non si ferma!

 programma 23-29

http://www.idea.mat.beniculturali.it/

https://www.facebook.com/Demoetnoantropologia/

https://www.instagram.com/mibact_demoetnoantropologia/

https://culturalimentare.beniculturali.it/

Leggi tutto...

Unwritten Structures. Racconti (in)visibili a Mérida - Messico

Mercoledì 6 novembre si inaugura a Mérida, nelle sale del Museo Fernando García Ponce - MACAY, la prima tappa messicana del progetto itinerante "Unwritten Structures. Racconti (in)visibili" che sta portando con grande successo e curiosità di pubblico il patrimonio immateriale italiano nel mondo.

Sono i giorni della festa a raccontare oltre oceano le mille sfumature dell'espressività e della creatività degli Italiani attraverso oggetti simbolici, immagini e videonarrazioni che dialogano con le interpretazioni di tanti e importanti artisti contemporanei. Un percorso di senso, che componendosi e decomponendosi, come in un caleidoscopio, offre una visione del nostro paese fuori dai canoni comuni riportando al centro i temi fondanti del nostro patrimonio immateriale.
 
Un progetto visionario che si è concretizzato grazie ad un grande e costante lavoro fatto di intuizione, capacità e cura del dettaglio nato dalla collaborazione dell'ICDE con i curatori d'arte di Glocal Project , gli exhibition designer di Open Lab Company, la Rete delle grandi macchine a spalla patrimonio immateriale UNESCO, con l'insostituibile sostegno della Rete degli Istituti Italiani di Cultura e della Dante Alighieri Yucatan e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l 'UNESCO.

Nella versione sudamericana il progetto espositivo della sezione antropologica, oltre al circondamento visivo dei quattro short film di Francesco De Melis sul tema della festa della tradizione italiana è arricchito da una serie di maquette, costruite da artigiani italiani, oggetti sospesi tra la realizzazione artistica e la devozione popolare, che rappresentano le famose macchine a spalla patrimonio UNESCO.
 
In questo stesso spazio narrativo, alcuni importanti artisti contemporanei italiani esplorano la concettualizzazione e comprensione delle tradizioni, affrontando la temporalità e la materialità di res fisiche e pensate, ponendo all'interno della discussione anche l'esaurimento dell'immagine e la reiterazione del gesto rituale. Tutto questo all'interno di una fruizione su vari livelli, che incoraggia la partecipazione attiva dello spettatore all'interno del periplo narrativo che si sviluppa come un viaggio senza tempo.
Leggi tutto...

ACHÉ Musica e danza nella cultura cubana

Roma 31 ottobre 2019

Evento finale delle Giornate della Cultura Cubana in Italia, dedicate al 500°Anniversario della Città di San Cristobal de La Habana

Organizzato dall'Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, Museo delle Civiltà, Assonanze – Associazione di Giovani Musicologi di Sapienza Università di Roma, Associazione Mundo Cubano.

Con la collaborazione di ERC Sun Spirits, Ron Santiago, Ron Cubay, AICEC -Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba, Experience Cuba, Cubana de Aviación, S.A., Latteria Milanese, Daiquiri Tours Italia, Filippo Carboni, Anabel Fonseca Guerra, Claudio Perico (Cuba Music), Dj Timberos, Salsitaly e Flavio Ferrari (Latincuba Festicongress / European Latin Awards).


Programma
 
MuCiv / Museo Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini"
Piazza Guglielmo Marconi 14

15.00
Saluti istituzionali

15.10
Visita alle collezioni caraibiche del Museo delle Civiltà
 
*
 
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
MuCiv / Museo delle Arti e Tradizioni Popolari "Lamberto Loria"
Piazza Guglielmo Marconi 8

16.00
Conferenza: LA MUSICA DEL FOLKLORE CUBANO TRA RITUALI RELIGIOSI ED ELABORAZIONE ARTISTICA COLTA

Musica e riti nella Santería cubana Prof. Marco Lutzu Università degli Studi di Cagliari

Roldán e Caturla: il folklore cubano nei compositori cubani del primo '900 Dott.ssa Monica Marziota Assonanze - Associazione di Giovani Musicologi di Sapienza Università di Roma
Il folklore cubano e la musica europea durante il '900 Prof. Antonio Rostagno Sapienza Università di Roma
 
Conclusioni Prof. Carlo Nobili Antropologo e studioso della cultura cubana
 
Modera: Prof. Gianluca Bocchino Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Presidente Assonanze - Associazione di Giovani Musicologi di Sapienza Università di Roma
 
17.10
Proiezione del film documentario "Santeros" di Marco Lutzu
 
18.15
Degustazione di rum, caffe cubano e piatti tradizionali della cultura cubana
 
18.30
Performance di Maykel Fonts e Sylvia Chapelli
 
18.45
Presentazione del gruppo "Aggo Ile". Invitata la pianista Gladys Princess. Con la partecipazione del Progetto Timbalaye "Promotore Internazionale della Cultura Cubana", l'Accademia Cubana di Lázaro Martín Díaz e la Queen Academy di Sara Carfoli
 
19.15
Performance Rumba por Cuba Maykel Fonts e percussionista Ernesttico
 

INGRESSO LIBERO NELL'ORARIO DELL'EVENTO

Foto: Marco Lutzu / Antonio Baiano

Grafica: Filippo Carboni / Anabel Fonseca

Leggi tutto...

Avvicinàti amici, c'è Busacca

Cartelloni, fotografie, documenti in una mostra a trent'anni dalla scomparsa

del grande poeta-cantastorie siciliano Cicciu Busacca (1925-1989)

MuCiv / Museo delle Arti e Tradizioni Popolari "Lamberto Loria"

Dal 26 ottobre al 1 dicembre 2019
Orario: Martedì-Domenica 8:00-19:00 Lunedì chiuso

*

Inaugurazione
26 ottobre 2019
Intervengono Claudia Barcellona, Francesca Busacca, Sabina Magrini, Nino Naso, Alessandro Nicolosi
Introduce Francesco Aquilanti

In occasione dell'inaugurazione, Mauro Geraci (voce e chitarra) e Stefano Pogelli (mandolino) riproporranno storie ballate tratte dal repertorio di Cicciu Busacca e dei cantastorie siciliani

In collaborazione con Museo delle Civiltà - Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia - Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi - Comune di Paternò (Catania) - Università di Messina, Dipartimento civiltà antiche e moderne - Associazione culturale cantastorie Busacca - Circolo Gianni Bosio

 
Foto di Massimo Cutrupi©
Leggi tutto...

GIORNATA NAZIONALE DEL FOLKLORE E DELLE TRADIZIONI POPOLARI

Museo delle Civiltà - Museo arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria”

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

Roma 26 ottobre 2019

 

10:00 - 10:30

Apertura della giornata nazionale del folklore e delle tradizioni popolari

presentano Filippo Gambari e Leandro Ventura

interviene l’antropologa Alessandra Broccolini

 

10:30 - 12:30

Inaugurazione mostra

“AVVICINÀTI AMICI, C’E’ BUSACCA”

Cartelloni, fotografie, documenti in una mostra a trent’anni dalla scomparsa

del grande poeta-cantastorie siciliano Cicciu Busacca (1925-1989)

Intervengono Claudia Barcellona, Francesca Busacca, Sabina Magrini, Nino Naso, Alessandro Nicolosi

Introduce Francesco Aquilanti

 

In occasione dell’inaugurazione Mauro Geraci (voce e chitarra) e Stefano Pogelli (mandolino) riproporranno storie

ballate tratte dal repertorio di Cicciu Busacca e dei cantastorie siciliani

In collaborazione con Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, Comune di Paternò (Catania), Università di

Messina, Dip. Civiltà antiche e moderne, Associazione Culturale Cantastorie Busacca

 

12:30 - 14:00

Intermezzo gastronomico - le tradizioni culinarie delle comunità migranti

a cura dell’Associazione Gustamundo

 

14:00 - 15:00

Colloquio sul patrimonio delle tradizioni popolari delle minoranze linguistiche storiche

A cura di ICDe, con il contributo degli antropologi Emilia De Simoni e Piercarlo Grimaldi

 

15:00 - 16:00

Festa in musica con Gli Italiani dell’Altrove

Artisti e musicisti dalle regioni italiane

Ensemble Arberìa

Musiche, canti e storie degli italoalbanesi Arbëreshë

Francesca Prestia

Cantastorie e cantautrice, brani e storie dalla Calabria Grecanica

Cuncordu Planu de Murtas

Cantato tradizionale sardo a 7 voci maschili da Pozzomaggiore (SS)

                      

16:00 - 17:00

Tra documentario e videoarte

Proiezione degli short film prodotti dall’Istituto sulle feste della

Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane e sulla Corsa dei Ceri di Gubbio

“Un patrimonio sulle spalle” e “Prodigio in slow motion”

 

17:00 - 18:00

 

Immagini dai progetti dell’Istituto e del Servizio VI-DgABAP

La salvaguardia delle rievocazioni storiche

IMC: Italia dalle molte culture

Valorizzazione della Rete delle Feste delle Grandi Macchine a Spalla

Unwritten Structures. Racconti (in)visibili

Tocatì, salvaguardia dei giochi tradizionali

Mappatura e tutela degli esercizi commerciali storici


Visioni d'Archivio. Quaderni dell'ICDe

 

18:00 - 18:30

Chiusura della giornata con la partecipazione dei bottari di Macerata Campania

La tradizionale Battuglia di Pastellessa

Pastellesse Sound Group

Coordinamento MuCiv / ICDe: Francesco Aquilanti, Stefania Baldinotti, Rossana Di Lella

 

Leggi tutto...

Del maneggiar l’insegna. Il maneggio della bandiera nei secoli

Del maneggiar l'insegna
Il maneggio della bandiera nei secoli

29 giugno – 22 settembre 2019

Inaugurazione mostra
Sabato 29 giugno 2019
Ore 17,30

Il 29 giugno 2019 alle 17,30 l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e il Museo delle Civiltà di Roma, con la partecipazione della Federazione Italiana Giochi Storici (F.I.G.S.), presentano negli spazi espositivi del Museo delle arti e tradizioni popolari la mostra "Del maneggiar l'insegna. Il maneggio della bandiera nei secoli", a cura di Giovanni Nardoni.

Attraverso testi e immagini l'esposizione si propone di offrire un viaggio nella storia della bandiera e del suo portatore, dall'alfiere al moderno sbandieratore, per raccontare l'arte del maneggio della bandiera, i suoi valore aggregativi, espressivi, artistici, comunicativi e sportivi.

La mostra si colloca all'interno delle attività di promozione, valorizzazione e formazione dei giochi e delle rievocazioni storici finanziate tramite il Fondo nazionale per la rievocazione storica (Legge 11 dicembre 2016 n. 232, art. 1, c. 627). L'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (ICDe), il Servizio VI della Direzione Generale Belle arti, Archeologia e Paesaggio e il Museo delle Civiltà hanno infatti predisposto un progetto che prevede un calendario di eventi pubblici – mostre, giornate di studio, manifestazioni culturali pubbliche – che si svolgeranno nel corso del 2019 negli spazi del Museo delle Civiltà (MuCIV), con la finalità di riproporre le più significative manifestazioni del territorio nazionale..
Il progetto ha come obiettivo avviare un processo di documentazione, tutela e valorizzazione delle rievocazioni storiche attraverso attività di conservazione e catalogazione dei beni ad esse pertinenti, identificazione partecipativa del patrimonio culturale immateriale connesso, valorizzazione e restituzione della complessità delle rievocazioni e delle loro molteplici sfaccettature. Esso intende quindi facilitare una riflessione pubblica sia in ambito scientifico, sia divulgativo, volta ad approfondire la conoscenza e l'analisi delle rievocazioni storiche, contestualizzandole nel panorama nazionale e mettendole a confronto tra loro.
I giochi e le rievocazioni storiche, espressioni culturali delle comunità che ne sono portatrici, saranno ancor più al centro del prossimo appuntamento previsto per luglio: la mostra "Le rievocazioni storiche al Museo" che presenterà il ricco e multiforme panorama delle rievocazioni storiche italiane attraverso una selezione di costumi e oggetti antichi e contemporanei.
La realizzazione dell'esposizione avverrà con la partecipazione delle comunità territoriali e sarà affiancata da interventi volti alla valorizzazione di fondi d'archivio riguardanti le tradizioni popolari delle comunità locali coinvolte, nonché da attività di conservazione e restauro del patrimonio museale esistente. Si consentirà in questo modo una più ampia fruizione al pubblico di specialisti e di appassionati di una tematica poco conosciuta, promuovendo forme di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle comunità locali.

____________________________________________

Mostra organizzata da
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Museo della Civiltà
Federazione Italiana Giochi Storici

Ideazione e progettazione a cura di
Giovanni Nardoni

Realizzazione
Silvio Pierdomenico, Giampiero Lizzi, Letizia Isidori

Comunicazione e realizzazione grafica
Roberta Cavezzi

Consulenza storico-artistica
Vittorio Dini, Luciano Artusi

Leggi tutto...

"Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di memoria" a Latina

Dal 18 giugno 2019

 
Palazzina ex O.N.M.I. 
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti
Sede territoriale di Latina
Piazza Celli, 1 Latina
 
Inaugurazione mostra 
18 giugno 2019, h. 16,30
 
Riapre a Latina nella Palazzina ex O.N.M.I. la mostra fotografica “Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di memoria”, per ricordare e celebrare la figura del regista e documentarista recentemente scomparso. 
 
L’esposizione, organizzata dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, in collaborazione con il Museo delle Civiltà, presenta una selezione di fotografie realizzate dal regista Luigi Di Gianni negli anni Sessanta e Settanta: scatti ricognitivi nati da esplorazioni di diversi territori in Italia e all’estero, perlustrazioni legate a progetti di film, mappe visive di luoghi finalizzati alla creazione di immagini in movimento e alla definizione di un piano di lavoro cinematografico.
 
Le fotografie presentate sono il risultato di una specifica modalità di lavoro di Luigi Di Gianni, che lo vedeva effettuare sopralluoghi alla ricerca di contesti sui cui concentrarsi per le riprese. Le immagini esprimono questo lavoro di preparazione, proponendo appunti visivi, intimi, processuali, quasi mai finalizzati a una produzione autonoma svincolata dal percorso di ricerca filmico.
A partire da questi frammenti visivi, la mostra intende creare rimandi tra immagine fissa e immagine in movimento, indagando il dipanarsi di una produzione fotografica che trova il suo contraltare nella produzione filmica. In questo percorso incontriamo visioni che ci riportano ai temi centrali della ricerca filmica del regista, quali, ad esempio, la dimensione magico-religiosa o le atmosfere kafkiane. Allo stesso tempo, la mostra presenta uno sguardo inedito su altre realtà e contesti perlustrati e documentati per lavori poi non compiuti.
Il percorso espositivo porta anche all’esplorazione della biografia personale e culturale di Luigi Di Gianni, dai suoi interessi giovanili per la musica espressi negli esercizi musicali, al suo amore per la filosofia, fino alle lavorazioni per sceneggiature. L’atto di sfogliare le fotografie ha aperto percorsi di memoria, attivati insieme al regista, che con la generosità e l’ironia che lo contraddistingue ha accompagnato il lavoro di selezione con racconti, aneddoti, digressioni su motivazioni, scelte, punti di incontro tra immagini, vita e ricerca filmica.
 
L’edificio Ex O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), progettato dall’Arch. Oriolo Frezzotti è stato realizzato nella primissima fase di fondazione di Latina (Dicembre 1932) contemporaneamente al Palazzo Comunale. L’immobile, ora Sede territoriale della Soprintendenza, si sviluppa su due piani fuori terra, secondo un disegno razionalista con evidenti richiami al movimento costruttivista. Intorno ad un nucleo centrale a pianta circolare, che agisce da fulcro, ruotano due corpi parallelepipedi raccordati nel mezzo dal vano scala semicircolare. La forma così articolata genera spazi complessi ad alta definizione funzionale. In particolare, la sala circolare del piano terra consente la vista di una soluzione strutturale decisamente originale ed inconsueta, di grande suggestione estetica. In occasione di un recente intervento di riorganizzazione distributiva, si è pensato di utilizzare tale sala per accogliere eventi culturali, anche al fine di aprire alla fruizione pubblica uno spazio della Palazzina e promuovere un dialogo reciprocamente stimolante con la città.
 
Palazzina ex O.N.M.I. 
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti
Sede territoriale di Latina
Piazza Celli, 1 Latina
 
Orario di apertura
8,00 – 15,00 | lunedì - venerdì 
16,00 – 19,00 | sabato
10,00 -13,00 | domenica
 
Ingresso gratuito
 
Mostra promossa da
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti con il Museo delle Civiltà
in collaborazione con
Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce Cinecitta, Videa SpA
 
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Direttore: Leandro Ventura
Da un'idea di: Emilia De Simoni
Cura dell’allestimento e del catalogo: Rosa Anna Di Lella
Comunicazione: Ilaria Turri, Simonetta Greco
Consulenza fotografica: Massimo Cutrupi, Roberto Galasso
Illuminotecnica: L'Utile S.r.l.
Selezione materiali e montaggio audiovisivi: Francesco Caprioli
Acquisizione e stampa fotografica: Digid'A S.r.l.
Stampa catalogo: Rotostampa Group S.r.l.
Collaborazione all'allestimento: Claudio Cavazzuti, Fabio Fichera, Taiger Hoti, Maria Chiara Lo Forti,
Cinzia Marchesini, Francesca Romana Uccella
Ringraziamenti: Enrico Ghezzi e Fuori Orario cose (mai) viste, RAI Tre
 
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti
Soprintendente: Paola Refice
Cura dell’evento: Fiorenzo Bandirali
Comunicazione: Francesca Licordari
Segreteria: Roberta Frasca, Anna Passamonte
Organizzazione e funzionamento: Carla Baggiossi, Franco Baggiossi, Paola Cecchini, Filomena D’Arcangeli, Giovanni Giovannelli, Cosimo Iacobone, Giuseppina Imperiale, Marina Laurenti, Maria Mattei, Umberto Moriconi, Egidio Orlandi, Giuseppe Papi, Emilio Reale, Fabio Samaritani, Giancarlo Zaccarelli.
 
 
Museo delle Civiltà
Direttore: Filippo Maria Gambari
Ufficio tecnico: Raffaela De Luca, Amedeo Abate, Vito Imparato, Enrico Tron
Comunicazione e promozione: Francesco Aquilanti, Gianfranco Calandra, Gabriella Manna
con la collaborazione di Antonio Falcone e Marina Battarelli
Consulenza all’allestimento: Sara Visco
Grafica catalogo e mostra: Gianfranco Calandra
 
 
Il catalogo della mostra "Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria", curato da Rosa Anna Di Lella, contiene contributi di: Leandro Ventura, Filippo Maria Gambari, Rosa Anna Di Lella, Emilia De Simoni, Francesco Faeta, Giovanni Pizza, Giuliano Sergio, Ulrich Van Loyen, Luigi Vagnetti. 
 
Leggi tutto...

Unwritten Structures. Racconti (in)Visibili

Progetto espositivo itinerante internazionale.
 
Dal 2017, l’Istituto ha avviato, il progetto espositivo e propositivo di ambito internazionale “Unwritten Structures -Racconti (in)Visibili”, risultato di un percorso di ricerca condiviso tra l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, il MUCIV- Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, e le società Glocal Project e Open Lab Company, insieme a curatori, artisti contemporanei e registi, che propone una reinterpretazione in chiave artistica di pratiche e saperi della tradizione italiana per promuovere una forma innovativa di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale attraverso la sperimentazione di codici multi-espressivi propri dell'arte contemporanea e dell'antropologia dialogica. 
Accanto alle testimonianze materiali, ai documenti d’archivio e ad alcune proposte di reinterpretazione di matrice antropologico-visiva, il progetto prevede l’accostamento con opere di artisti contemporanei ispirate alle strutture non scritte del nostro patrimonio culturale all’interno di un viaggio che, tra il vissuto e l’immaginato, propone la conservazione della memoria e la creatività come chiavi d’accesso privilegiate al dialogo intergenerazionale e al rispetto della diversità culturale. 
 
Concepito come progetto espositivo itinerante, Unwritten Structures porterà, per oltre due anni, il patrimonio culturale immateriale italiano nell’Europa dell’Est e in Sud America, avviandosi contemporaneamente, il prossimo 11 giugno, in Armenia e in Cile. L’itinerario est-europeo avrà inizio presso la Styles Gallery di Gyumri, in Armenia, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana d’Armenia, per proseguire poi in Bosnia, Museum of Contemporary Art di Banja Luka, dal 12 settembre al 12 novembre 2019 e Mostar, dal 20 novembre al 10 gennaio 2020, per toccare poi la National Gallery di Sofia e quindi Skopye, Novisad, e Lubiana. 
Contemporaneamente, grazie alla collaborazione con la Dante Alighieri di Merida (Yucatan) con gli Istituti italiani di cultura e con la rete consolare di Messico, Cile e Argentina, partirà l’itinerario sudamericano, che si inaugurerà il prossimo 11 giugno a Santiago del Cile presso il Centro Cultural Las Condes, proseguirà poi in Argentina, Buenos Aires negli spazi espositivi del Centro de Arte Contemporáneo Uade Art dal 9 agosto al 6 ottobre. A seguire, Merida inaugurerà l’itinerario messicano nel Museo Fernando García Ponce-Macay, dal 20 ottobre al 6 gennaio 2020, itinerario che proseguirà presso la Fundación Pape di Cohauila dal 24 gennaio al 26 Aprile, per concludersi a Città del Messico con l’esposizione nel Museo de Arte Popular dal 6 maggio al 6 agosto 2020. 
 
Il percorso espositivo, sia in Sudamerica che nell’Europa dell’Est si svolge all’interno di un vero e proprio accerchiamento audiovisivo realizzato attraverso 4 “microcinema”, unità di esposizione multimediale ad alta tecnologia progettate appositamente per le mostre dagli exhibition designers di Openlabcompany all’interno dei quali è possibile “tuffarsi” nei documentari immersivi di Francesco De Melis, regista, musicista e antropologo. 
Le esposizioni sudamericane sono focalizzate sulle feste della tradizione italiana caratterizzate dal trasporto delle grandi macchine cerimoniali portate sulle spalle, con particolare riferimento alle celebrazioni delle città di Palmi, Viterbo, Nola e Sassari, dichiarate dall’UNESCO nel 2013 Patrimonio Immateriale dell’Umanità, alle quali si aggiungono la Corsa dei Ceri di Gubbio e il Trasporto della Madonna del Soccorso di Sciacca. Il progetto espositivo della sezione antropologica è arricchito da una serie di maquette, costruite da artigiani locali, oggetti sospesi tra la realizzazione artistica e la devozione popolare, che rappresentano le famose macchine a spalla. 
Le mostre dell’Europa dell’Est, ripropongono l’accerchiamento audiovisivo con la stessa formula, ma con contenuti diversi, ampliando l’orizzonte espositivo oltre il tema della festa alle tematiche “cardine” della tradizione popolare: cucina, musica, pratiche religiose. L'itinerario visivo, in questo caso, è arricchito dalle immagini del Fondo fotografico Cuneo-Puzo sulle feste popolari italiane ed è costellato di oggetti etnografici della tradizione popolare italiana risalenti ai primi anni del 1900. 
A completamento delle esposizioni sono stati selezionati alcuni artisti contemporanei italiani che da sempre hanno dedicato la loro ricerca alla nostra identità e al nostro ambiente storico, umano e culturale.
Gli artisti rappresentati in questa grande collettiva sono:
- per il Sud America, Bertozzi e Casoni, Tommaso Cascella, Flavio Favelli, Dario Ghibaudo, Silvia Giambrone, Maria Lai, Francesco Lauretta, Davide Monaldi, Luana Perilli, Roxy in the box, Marinella Senatore, Giuseppe Stampone, Sergio Tumminello, Angelo Marinelli e Zaelia Bishop 
- per l’Europa dell’Est, Tommaso Cascella, Gaia Scaramella, Flavio Favelli, Dario Ghibaudo, Silvia Giambrone, Maria Lai, Francesco Lauretta, Davide Monaldi, Luana Perilli, Roxy in the box, Marinella Senatore, Angelo Marinelli, Giuseppe Stampone, Sergio Tumminello, Zaelia Bishop e, per l’occasione, l’artista armeno Arshak Sarkissian.
 
Leggi tutto...

Presentazione del libro "Oralità dell'immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane"

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia 
sala conferenze “Diego Carpitella” 
Piazza Guglielmo Marconi, 10 – Roma 

5 giugno 2019, ore 17.00

Mercoledì 5 giugno, alle ore 17.00, presso la sala conferenze “Diego Carpitella” dell’Istituto Centrale per la Demoetenoantropologia sarà presentato il volume di Rosario Perricone "Oralità dell’immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane".

Il lavoro di Perricone propone una nuova lettura della fotografia e dello sguardo antropologico su di essa, attraverso l’esame di un repertorio di immagini realizzate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento che ritraggono individui, gruppi o momenti cerimoniali e rispecchiano la «concezione del mondo e della vita» propria della società contadina che ha prodotto quelle fotografie.

L’opposizione ipotizzata fra tradizioni orali e scritte, che prevale in antropologia, è ingannevole: in primis perché tende ad annullare l’orale nel contrario dello scritto, e non ne comprende il modo di funzionare specifico; in secondo luogo perché non contempla la possibilità che, tra gli estremi dell’orale puro e dello scritto puro, esistano molte situazioni intermedie. Paradossalmente oggi, nella nostra società così impregnata di immagini, l’oralità è ritornata ad assumere un ruolo centrale proprio per la produzione e la comprensione del codice visivo. Questa «oralità dell’immagine» è connaturata nei nostri comportamenti quotidiani e per questo motivo risulta difficile individuarla e analizzarla. In questa opera Rosario Perricone propone un profondo rinnovamento, tanto dell’«oggetto» fotografia quanto dello sguardo antropologico su di essa. Un volume ricco di fotografie realizzate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento che ritraggono individui, gruppi o momenti cerimoniali e rispecchiano la «concezione del mondo e della vita» propria di quella società contadina. Ci si rivolgeva al fotografo per certificare i momenti fondamentali della vita, dalla nascita alla morte, affidandogli il compito di suggellare la gioia degli eventi lieti o di colmare lo strazio della lontananza e della separazione. È grazie alla narrazione di questi ricordi, integrati ad altre fonti documentali, che questo corpus di immagini può essere valutato secondo una moderna prospettiva storicoantropologica. È nella loro «storia di vita», nel loro passare da una generazione all’altra, da un certo tipo di rappresentazione di relazioni a un altro, che queste fotografie rivelano in pieno il loro essere un particolare tipo di «oggetto biografico» capace di sollecitare narrazioni attraverso il ricordo dei suoi possessori. Trascorsi gli uomini che ritraggono, le fotografie continuano a rievocarne le storie: l’inevitabile scolorire delle immagini si stempera allora nella vitalità delle voci che ne ripercorrono le vicende.

Alla presenza dell’autore, ne parleranno Francesco Faeta, Vincenzo Padiglione e Leandro Ventura.

Leggi tutto...

Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia 
Museo delle Civiltà – Museo delle arti e tradizioni popolari 
Piazza Guglielmo Marconi, 8 – Roma 

30 marzo – 5 maggio 2019 

Inaugurazione mostra 
30 marzo 2019, h. 16,30 

Il 30 marzo alle 16,30 al Museo delle Civiltà - Museo delle arti e tradizioni popolari si inaugura la mostra fotografica “Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria”, organizzata dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia in collaborazione con il Museo delle Civiltà.
La mostra presenta una selezione di fotografie realizzate dal regista Luigi Di Gianni negli anni Sessanta e Settanta: scatti ricognitivi nati da esplorazioni di diversi territori in Italia e all’estero, perlustrazioni legate a progetti di film, mappe visive di luoghi finalizzati alla creazione di immagini in movimento e alla definizione di un piano di lavoro cinematografico.
Strumenti ancillari rispetto alla produzione filmica, le fotografie presentate sono il risultato di una specifica modalità di lavoro di Luigi Di Gianni, che lo vedeva effettuare sopralluoghi alla ricerca di contesti sui cui concentrarsi per le riprese. Le immagini esprimono questo lavoro di preparazione, proponendo appunti visivi, intimi, processuali, quasi mai finalizzati a una produzione autonoma svincolata dal percorso di ricerca filmico.
A partire da questi frammenti visivi, la mostra intende creare rimandi tra immagine fissa e immagine in movimento, indagando il dipanarsi di una produzione fotografica che trova il suo contraltare nella produzione filmica. In questo percorso incontriamo visioni che ci riportano ai temi centrali della ricerca filmica del regista, quali, ad esempio, la dimensione magico-religiosa o le atmosfere kafkiane. Allo stesso tempo, la mostra presenta uno sguardo inedito su altre realtà e contesti perlustrati e documentati per lavori poi non compiuti.
Il percorso espositivo porta anche all’esplorazione della biografia personale e culturale di Luigi Di Gianni, dai suoi interessi giovanili per la musica espressi negli esercizi musicali, al suo amore per la filosofia, fino alle lavorazioni per sceneggiature. L’atto di sfogliare le fotografie ha aperto percorsi di memoria, attivati insieme al regista, che con la generosità e l’ironia che lo contraddistingue ha accompagnato il lavoro di selezione con racconti, aneddoti, digressioni su motivazioni, scelte, punti di incontro tra immagini, vita e ricerca filmica.

Mostra promossa da
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
con
Museo delle Civiltà
in collaborazione con
Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce Cinecitta, Videa SpA

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Coordinamento generale: Leandro Ventura
Da un'idea di: Emilia De Simoni
Cura, allestimento e catalogo: Rosa Anna Di Lella
Comunicazione: Ilaria Turri, Simonetta Greco
Consulenza fotografica: Massimo Cutrupi, Roberto Galasso
Luci: L'Utile S.r.l.
Selezione materiali e montaggio audiovisivi: Francesco Caprioli
Acquisizione e stampa fotografica: Digid'A S.r.l.
Stampa catalogo: Rotostampa Group S.r.l.
Collaborazione all'allestimento: Claudio Cavazzuti, Fabio Fichera, Taiger Hoti, Maria Chiara Lo Forti,
Cinzia Marchesini, Francesca Romana Uccella

Museo delle Civiltà
Coordinamento generale: Filippo Maria Gambari
Ufficio tecnico: Raffaela De Luca, Amedeo Abate, Vito Imparato, Enrico Tron
Comunicazione e promozione: Francesco Aquilanti, Gianfranco Calandra, Gabriella Manna
con la collaborazione di Antonio Falcone, Marina Battarelli, Sara Visco
Grafica catalogo e mostra: Gianfranco Calandra
Ringraziamenti: Enrico Ghezzi e Fuori Orario cose (mai) viste, RAI Tre, Stefania Baldinotti,
Loretta Paderni, Giulia Raccah

Il catalogo della mostra "Luigi Di Gianni. Sopralluoghi di Memoria", curato da Rosa Anna Di Lella, contiene contributi di: Leandro Ventura, Filippo Maria Gambari, Rosa Anna Di Lella, Emilia De Simoni, Francesco Faeta, Giovanni Pizza, Giuliano Sergio, Ulrich Van Loyen, Luigi Vagnetti

Leggi tutto...
Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
Amministrazione
trasparente

banner amm tra small

Servizio VI
Tutela del patrimonio
DEA e immateriale

logo ministero

Geoportale della
Cultura Alimentare
geoportale
Seguici su
facebook   twitter
Insta   youtube
logomucivexportsmall
amuseonazatp