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I Santi: Santa Lucia 13 dicembre
Lucia nacque a Siracusa sul finire del III secolo in una nobile famiglia cristiana e, come consuetudine dell'epoca, sin da giovane venne promessa in sposa ma a un pagano. Lucia tuttavia aveva già consacrato a Dio la propria verginità e rivelò il proprio voto alla madre quando questa, malata da molti anni, guarì in seguito a un pellegrinaggio al sepolcro catanese di sant'Agata. Fu così che Lucia rinunciò al matrimonio già combinato e donò tutte le proprie ricchezze ai poveri per amore di Cristo. Il suo promesso sposo allora la denunciò come cristiana e Lucia subì un lungo processo durante il quale, minacciata di essere condannata alla prostituzione, si difese con fierezza in un dialogo serrato con il magistrato Pascasio, citando le Sacre Scritture. Pascasio quindi ordinò che fosse portata via con la forza, ma lei diventò così pesante che neanche con la forza dei buoi riuscirono a spostarla. Lucia allora fu sottoposta al supplizio del fuoco, ma ne rimase totalmente illesa, e quindi venne decapitata o, secondo taluni, pugnalata in gola. La tradizionale credenza che le siano stati anche strappati gli occhi (suo principale attributo iconografico) è in realtà una leggenda nata dal suo nome, affine al nome della luce, e per questo Lucia è invocata da chi soffre agli occhi. -
Accadde: 10 dicembre 1948 Proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani quale "ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto
fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione". Il primo articolo della Dichiarazione recita: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza." -
Feste e sagre:
Festa delle "Panare" a Spongano (LE)
Il 22 dicembre si celebra a Spongano, nel Salento, un'antica tradizione legata al culto del fuoco e a quello di santa Vittoria, patrona della cittadina: la Festa delle "Panare", ceste di vimini intrecciate con listelli di canne, riempite di sansa (una sostanza di scarto ottenuta dalla lavorazione delle olive)e adornate di festoni, fili dorati, bandiere di carta colorata, mandarini, palme da dattero e altro ancora. La festa inizia nel pomeriggio quando la Banda che apre il corteo cittadino invita a mettere fuori le "Panare" che, una volta portate tutte insieme in processione in un posto prestabilito, vengono fatte bruciare in onore di santa Vittoria, protettrice di Spongano. Con questa festa la popolazione manifesta la propria riconoscenza per la produzione agricola dell'anno appena trascorso, auspicando un proficuo raccolto per quello successivo. -
La ricetta:
Sfinciuni alla palermitana
U 'sfinciuni nasce durante la seconda metà dell'Ottocento dalla volontà dei palermitani di servire un pane condito e suntuoso durante le feste natalizie. Anche oggi è tradizione mangiarlo a partire della festa dell'Immacolata.
Ingredienti. Per la pasta; Farina di grano g.500; farina 00 g 500; acqua tiepida 1⁄2 litro; lievito di birra g 20; Zucchero 1 cucchiaio; olio di oliva extravergine ml 100; Sale g 20. Per il condimento: pomodori g 500; 8 filetti d'acciughe; caciocavallo g 300; sale q.b.; origano q.b.; 2 mazzetti di scalogno; pangrattato q.b.
Preparazione. Per la pasta: mescolare le due farine con il lievito e lo zucchero, aggiungere gradualmente l'acqua tiepida fino ad ottenere un impasto compatto. Aggiungere il sale con un altro poco di acqua tiepida e infine, poco per volta, l'olio (80 ml); al termine lasciare l'impasto a lievitare per 2 ore.
Per il condimento: mescolare in una scodella i pomodori con sale, pepe, scalogno tritato, olio (20 ml), origano e a piacere, se il pomodoro risulta troppo acido, un cucchiaino di zucchero. Oliare una teglia, spolverarla con pangrattato, stendere la pasta a un centimetro circa di altezza. Preriscaldare il forno a 250 °C. Distribuire le acciughe a pezzetti, il caciocavallo fresco a pezzetti, e il condimento di pomodoro. Bagnare con un filo d'olio e lasciare a lievitare per altri 30 minuti. Infornare e lasciar cuocere per circa 20 minuti; servire caldo o tiepido. -
Il proverbio:
Se avanti Natale fa la brina riempi la madia di farina
Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791