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#VISIONIDAITERRITORI L’Infiorata e la Festa dei Misteri: un viaggio attraverso le mappe interattive e il fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise

#VISIONIDAITERRITORI L’Infiorata e la Festa dei Misteri: un viaggio attraverso le mappe interattive e il fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise

di Lia Montereale - Segretariato Regionale per il Molise

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Mappa borghi del Segretariato regionale per il Molise

Iniziamo il nostro viaggio partendo dalla mappa borghi e precisamente da Campobasso. Ma prima vediamo insieme cosa sono le mappe tematiche interattive che ci accompagneranno in questo percorso.

Il Segretariato Regionale per il Molise, articolazione periferica del MiBACT, nel 2018 ha creato nove mappe tematiche interattive per divulgare la conoscenza del patrimonio culturale presente nella regione (mappe che nel corso degli anni si sono arricchite di contenuti e approfondimenti).

Le mappe raccolgono su un'unica piattaforma digitale le informazioni che riguardano il territorio, fornendo al visitatore uno strumento semplice da usare che, attraverso testi, ipertesti ed immagini, racconta e facilita la conoscenza del Molise.  

Sono interattive, sono costruite su piattaforma Google, sono utilizzabili sia da dispositivo fisso che mobile e sono dedicate ognuna ad uno specifico tema del patrimonio culturale del Molise.

Possono essere consultate a questo link: www.molise.beniculturali.it

Partiamo quindi da Campobasso (mappa borghi), capoluogo del Molise. La città ha origini longobarde e probabilmente esisteva già nell'ottavo secolo con una propria cinta difensiva, edificata sui resti di un'antica fortificazione sannita. 

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Salita San Bartolomeo (borgo antico) a Campobasso. Foto di Lia Montereale

Secondo alcune ipotesi, il suo nome potrebbe derivare da Campus Vassorum, il luogo dove risiedevano i vassalli. Secondo altre ipotesi, il nome indicherebbe lo sviluppo della città verso le zone più basse rispetto al Castello Monforte che la dominava.

Tra le feste e le tradizioni popolari che appartengono al patrimonio culturale campobassano esploriamo in dettaglio l'Infiorata e i Misteri.

Ogni 31 maggio, Campobasso festeggia l'Infiorata e omaggia la Madonna dei Monti con magnifiche composizioni floreali che sono vere e proprie opere d'arte allestite nel borgo antico della città.

La comunità partecipa attivamente a questo evento creando tappeti di fiori dalle forme più diverse: disegni geometrici, simboli religiosi e raffigurazioni di Maria Santissima.

L’origine di questa tradizione ci porta indietro nel tempo e risale alla presenza di una comunità di frati cappuccini nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

 

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Chiesa di Santa Maria Maggiore. Foto di Lia Montereale

Si narra che nel 1905 il vescovo di Bojano-Campobasso affidò la chiesa, da tempo abbandonata, ai frati e questi si impegnarono a ristrutturarla per renderla più accogliente e decorosa.

La chiesa, ristrutturata e risistemata, fu inaugurata il 30 maggio 1911 e il mattino seguente la statua della Madonna fu portata in processione per le vie della città.

Da allora è iniziata la processione della Madonna del Monte di fine maggio e ha preso avvio la successiva tradizione dell’Infiorata.

L'evento, di natura religiosa, precede e introduce i festeggiamenti per il Corpus Domini e quindi la festa dei Misteri.

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Allestimenti floreali in preparazione dell’Infiorata. Foto di Donato D’Alessandro

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Palazzo Japoce a Campobasso, sede degli uffici del Segretariato Regionale per il Molise.

Foto di Donato D’Alessandro

Viaggiamo idealmente e spostiamoci quindi su un’altra mappa: la mappa delle feste e delle tradizioni del Molise e scopriamo che cos’è la festa dei Misteri.

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Mappa feste e tradizioni del Segretariato regionale per il Molise

I Misteri sono macchine, dette anche ingegni, costituiti da una base di legno nella quale è inserita una struttura in ferro che si sviluppa in verticale. Questa a sua volta si ramifica e porta con sé, ad ogni estremità, delle imbracature in ognuna delle quali viene posto un bambino. I bambini interpretano diversi personaggi. Possono essere angeli, diavoli, ma anche Santi e Madonne. Sembrano sospesi nel vuoto ma in realtà i loro costumi nascondono la struttura che li sostiene e le imbracature su cui sono collocati.

A seconda del Mistero rappresentato, ci sono anche altri personaggi nella scena, sia bambini che adulti, con ruoli specifici a seconda del personaggio interpretato.

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Processione dei Misteri. Foto di Donato D’Alessandro

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Processione dei Misteri. Foto di Donato D’Alessandro

Ma quali sono le origini di questa festa?

Ci troviamo nella Campobasso del sedicesimo secolo ed è proprio in questo periodo che abbiamo notizie di rappresentazioni sacre su palchi in legno costruiti vicino alle chiese. Successivamente, le principali confraternite laiche di Campobasso, per celebrare la festività del Corpus Domini, iniziarono a rappresentare scene sacre su barelle che venivano trasportate a spalla in processione. Il soggetto che veniva rappresentato sulle barelle cambiava ogni anno. Intorno alla metà del diciottesimo secolo, queste stesse confraternite affidarono allo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno la progettazione di macchine da usare per la rappresentazione delle scene e per il trasporto dei figuranti e ne affidarono l’esecuzione ad abili fabbri ferrai di Campobasso.

Furono costruiti diciotto Misteri di cui sei furono distrutti durante il terremoto che colpì il Molise il 26 luglio 1805. Da allora hanno sfilato gli altri dodici Misteri “sopravvissuti” che raffiguravano Sant'Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant'Antonio Abate, l'Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l'Assunta, San Michele e San Nicola. Poi, nel 1959, i cugini Tucci, sulla base di un disegno attribuito a Paolo Saverio Di Zinno, realizzarono un tredicesimo Mistero, il Sacro Cuore di Gesù, che oggi chiude la sfilata.

Ma chi rende possibile l’organizzazione e l’allestimento delle scene e di questa solenne processione? In passato erano le confraternite a gestire la processione dei Misteri, ma a partire dal diciannovesimo secolo, a seguito della soppressione delle confraternite, la processione dei Misteri è organizzata dal comune di Campobasso che, dal 1997, è supportato dall'Associazione Misteri e Tradizioni diretta dalla famiglia Teberino.

Dopo più di 250 anni dalla loro realizzazione, le macchine processionali sono pienamente funzionanti e vengono fatte uscire ogni anno in occasione della festa dei Misteri nel giorno del Corpus Domini. I Misteri sono usciti eccezionalmente anche domenica 2 dicembre 2018, in pieno periodo invernale, per celebrare i 300 anni dalla nascita di Paolo Saverio di Zinno (1718-1781).

Rappresentano scene dell'Antico e del Nuovo Testamento e scene tratte dalla vita di alcuni Santi.

Durante l’anno le macchine processionali sono esposte presso il “Il Museo dei Misteri” a Campobasso gestito dalla stessa associazione.

Spostiamoci quindi su un’altra mappa, la mappa dei musei locali di appartenenza non statale.

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Museo dei Misteri a Campobasso. Foto di Donato D’Alessandro

Come abbiamo già avuto modo di vedere, la partecipazione attiva della collettività alla processione, rende i Misteri una festa fondamentale nell’ambito del patrimonio immateriale del Molise. Il Museo dei Misteri contribuisce alla diffusione della conoscenza e allo sviluppo della ricerca legata a questa antica processione mediante una serie di attività tra cui la digitalizzazione della documentazione e delle testimonianze ad essa relative, aggiornando costantemente il proprio sito web su cui è possibile consultare tutte le informazioni sulla festa e sul singolo Mistero (significato della scena rappresentata, numero dei personaggi, dei portatori e perfino il peso in Kg del Mistero), rendendo disponibile materiale informativo sia in italiano che in inglese, etc..

Il Museo è costituito da una sala d’ingresso che espone costumi d’epoca originali insieme a fotografie che ritraggono alcuni dei momenti più belli delle precedenti manifestazioni, una sala proiezioni “Gino Aurisano” che consente di vedere filmati della processione dei Misteri girate nel 1929, 1948, 1952, 1958, Roma 1999 e 2006, riguardanti la preparazione e lo svolgimento della manifestazione, che in parte ricreano l’atmosfera che si viveva e si vive ancora a Campobasso nel giorno di Corpus Domini. Infine, nella sala degli ingegni “Cosmo Teberino” è possibile ammirare le tredici macchine processionali di Paolo Saverio di Zinno.

Il Museo svolge dunque un ruolo centrale nel contesto della processione dei Misteri. Custodisce ed espone le macchine processionali che possono essere viste anche durante l’anno (e non solo in occasione del Corpus domini quando vengono fatte sfilare all’esterno); queste stesse macchine, progettate più di 250 anni fa da Paolo Saverio di Zinno e conservate nel museo, sono quindi ancora oggi utilizzate dalla comunità in occasione della processione dei Misteri.

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InternoMuseo dei Misteri a Campobasso - Gli ingegni di Paolo Saverio di Zinno.

Foto di Donato D’Alessandro

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InternoMuseo dei Misteri a Campobasso - Gli ingegni di Paolo Saverio di Zinno.

Foto di Donato D’Alessandro

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InternoMuseo dei Misteri a Campobasso. Foto di Donato D’Alessandro

Come abbiamo visto, il Museo non è un semplice contenitore che custodisce gli ingegni (le macchine di cui sopra) ma è strettamente legato alla comunità campobassana e al suo bagaglio di feste e tradizioni. Questo a dimostrazione che i musei, soprattutto i “piccoli musei” legati al territorio, svolgono un ruolo chiave nella salvaguardia e nella trasmissione del patrimonio culturale immateriale. Alcuni infatti, come in questo caso, svolgono un ruolo centrale e attivo nella conservazione, trasmissione e divulgazione della festa e della tradizione mantenendo un solido e stabile legame con la comunità di appartenenza, e promuovendo allo stesso tempo la tradizione anche in chiave turistica e di sviluppo territoriale.

Come Segretariato Regionale per il Molise abbiamo inoltre realizzato un fumetto digitale “C’era una volta…Molise”, disponibile in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) e consultabile su www.molise.beniculturali.it.

Il protagonista, personaggio di fantasia, è un frate con il blocco dello scrittore che non sa come riempire le pagine del suo manoscritto. Decide così di lasciare la sua abbazia e di intraprendere un viaggio alla scoperta del Molise. Incontrerà personaggi storici e leggendari legati al territorio che gli faranno da guida lungo il suo percorso, aiutandolo a ritrovare l’ispirazione e l’estro artistico. Le sue numerose avventure lo porteranno ad immergersi e a conoscere il grande e variegato contenitore del patrimonio culturale demo-etnoantropologico del Molise.

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“C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise. Fra Giuseppe incontra Delicata Civerra, soprannominata la “Giulietta campobassana” per la tragica sorte amorosa che la accomuna al personaggio shakespeariano. È un personaggio leggendario che ci racconterà la storia della Chiesa di Santa Maria Maggiore e il significato dell’infiorata.

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“C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise. Delicata Civerra spiega il significato dell’Infiorata.

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“C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise. Festa dei Misteri

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“C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise

Festa dei Misteri

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“C’era una volta…Molise”, fumetto digitale del Segretariato Regionale per il Molise.

Festa dei Misteri- incontro con il diavolo.

Per maggiori informazioni sulla festa dei Misteri e sul patrimonio culturale materiale e immateriale visitabile a Campobasso, è possibile consultare i seguenti link:

Festa dei Misteri_Istituto Centrale Patrimonio Immateriale

Festa dei Misteri 2006 Canale YouTube Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale

Festa dei Misteri 2017 Canale YouTube Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale

Associazione e Museo dei Misteri di Campobasso

Segretariato Regionale MiBACT per il Molise

Il nostro viaggio di oggi si conclude qui e speriamo di avervi incuriosito sul patrimonio demo-etnoantropologico di cui le feste e le tradizioni sono un elemento importante, anche se non l’unico. Vi diamo appuntamento al prossimo “viaggio” per scoprire insieme nuovi aspetti e nuovi elementi di questo grande patrimonio.

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