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Lavoro artigianale

Stampo di legno per burro, inizi XX Stampo di legno per burro, inizi XX

Legni

Nelle zone montane o collinari, ma anche nelle aree di pianura, è particolarmente usato il legno, secondo varie specializzazioni artigiane: falegnami, carradori, produttori non professionali di strumenti per l'agricoltura, l'allevamento, la pesca, la preparazione ed il consumo del cibo. La lavorazione del legno può avvenire attraverso una forte specializzazione professionale, come nel caso del bottaio, che lavora la materia a doghe, con strumenti specializzati, o del tornitore, che lavora il legno con il tornio. I documenti di cultura materiale costituiti anche parzialmente di materia lignea hanno nell'area italiana una vastissima gamma di impieghi. Le collezioni del Museo rispecchiano questa varietà…
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Cesti per ortaggi e frutta, fibra di asfodelo, palma nana. Sardegna inizi XX Cesti per ortaggi e frutta, fibra di asfodelo, palma nana. Sardegna inizi XX

Fibre vegetali

Oggetti di origine vegetale sono i recipienti costituiti di zucche essiccate e lavorate, prodotti in Italia centro-meridionale; ma è particolarmente in Sardegna che questa lavorazione, appartenente in origine all'ambito agropastorale, ha raggiunto codici ornamentali complessi e, più recentemente, la caratteristica di artigianato specializzato. La lavorazione delle fibre vegetali riguarda due fondamentali tematiche: la produzione di recipienti e contenitori, ad intreccio, e la produzione dei tessuti. L'intreccio di fibre vegetali è una tecnica che assume caratteristiche diverse a seconda delle località, sia dal punto di vista delle materie prime impiegate, sia dal punto di vista delle tecniche esecutive e delle destinazioni…
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Calzolaio al lavoro. Sarentino (BZ), XX Calzolaio al lavoro. Sarentino (BZ), XX

Materiali di origine animale

Molti contadini praticavano l'allevamento del baco da seta, al quale doveva necessariamente aggiungersi la coltivazione del gelso, cibo indispensabile per l'alimentazione dei bachi stessi. Nella quasi totalità dei casi, tuttavia, i bozzoli giunti a maturazione venivano venduti ai commercianti, che li inviavano alle località, anche molto lontane, dove maestranze specializzate lavoravano in filande ed opifici di tessitura. Il ciclo di lavorazione della seta non si completava, pertanto, nell'ambiente dei contadini allevatori di bachi –che, anzi, si trovavano a dover acquistare quei tessuti di seta alla cui produzione avevano contribuito-, ma si estendeva su aree anche molto lontane tra di loro.…
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Decoratrice al lavoro. Terlizzi (BA), 1976. Foto P.Izzo Decoratrice al lavoro. Terlizzi (BA), 1976. Foto P.Izzo

Terracotta e ceramica

La lavorazione della terracotta ha avuto particolare espansione nelle zone dotate di terreni o di fiumi caratterizzati da una forte componente argillosa. La produzione di oggetti ceramici ha avuto in ambito popolare diverse figure di artigiani: i vasai, volti a produrre soprattutto recipienti, attraverso la modellatura al tornio, e i figurinai, volti alla produzione di figure e statuette, a stampo o a modellatura manuale.Nella maggior parte delle aree di pianura italiane si registrano insediamenti di artigiani della terracotta. In ambito popolare la produzione dei recipienti è così diffusa che le forme e gli stili assumono particolarità locali in modo analogo…
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Secchio di rame, Gadoni (NU), 1908. inv.10850 Secchio di rame, Gadoni (NU), 1908. inv.10850

Metalli

La lavorazione dei metalli in area italiana ha assunto, nella maggior parte dei casi, un carattere di artigianato professionale, ed esclusivamente maschile. Il ruolo prestigioso che il fabbro o il maniscalco occupava, all'interno delle comunità agropastorali, sembra richiamare i complessi mitico-rituali diffusi presso le civiltà antiche e presso le società di livello etnologico, secondo i quali il fabbro, «signore del fuoco», sia pure emarginato dalla comunità, era circondato di un certo valore sacrale e magico. La lavorazione del ferro per gli strumenti di lavoro, per i recipienti, per la ferratura degli animali era effettuata, come si è detto, dai fabbri…
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Mortaio istoriato di pietra. Circello (BN), 1882 ca.  Inv.2545 Mortaio istoriato di pietra. Circello (BN), 1882 ca. Inv.2545

Pietra

La lavorazione della pietra ha avuto soprattutto la finalità di fornire materiali per l'edilizia, per l'arredo urbano, per le costruzioni cimiteriali. In questo senso, quasi ogni paese disponeva dell'opera di uno scalpellino, per le parti in pietra delle case, per gli archivolti dei portoni, per i cimiteri. La pietra però era anche impiegata per usi agricoli, come nel caso delle macine da cereali; nell'arco alpino sono ancora oggi in uso i prodotti degli artigiani, come quelli della Val Malenco, che lavoravano la pietra ollare, fabbricando al tornio recipienti per la conservazione e la cottura del cibo. Massicce produzioni sono quelle…
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Cercine di paglia. Lazio, inizi XX. Inv. 5885 Cercine di paglia. Lazio, inizi XX. Inv. 5885

Manufatti

Gli alberi, gli arbusti e le erbe sono elementi non solo della ritualità, della fitoterapia e dell'alimentazione popolari, ma anche di uso domestico e artigianale.I materiali vegetali sono ampiamente rappresentati nella collezione dei prodotti relativi all'artigianato locale. Dai volumi di inventario risulta che diversi cassoni per corredo e credenze, soprattutto dell'Italia del Nord, sono in noce, mentre alcune madie sono in castagno (Piemonte) o faggio (Abruzzo, Puglia, Lazio, Calabria). Di noce sono anche alcune sedie (Toscana), un seggiolone (Alto Adige) e una culla (Piemonte), mentre di faggio sono due madie o arche con decorazioni incise usate per conservare granaglie, visibili…
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Donne sulla soglia di casa. Lago di Garda, inizi XX Donne sulla soglia di casa. Lago di Garda, inizi XX

Filare e tessere

Nello scenario delle diversità regionali e locali che caratterizzano le forme dell'artigianato, filatura e tessitura presentano un alto grado di omogeneità nelle tecniche, nella cultura del mestiere, nella divisione del lavoro: pertinenza esclusivamente femminile delle operazioni di filatura, poche varianti nelle modalità di utilizzo del filo e negli strumenti adoperati.Il Museo espone arcolai e filatoi, incannatoi, rocche, fusi, fuseruole, pettini, navette, pesi e picchetti per telaio, databili tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. La loro provenienza geografica varia, ma morfologia, funzione ed uso sono pressochè immutati nel tempo, tanto da ritrovare fusi, quasi identici, nella…
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Orario MATP
Dal martedi alla domenica 8.00-19.00
Metro Linea B (EUR Fermi)
Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
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