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Settimana dell’amministrazione aperta – #SAA2019

Settimana dell’amministrazione aperta – #SAA2019

Il patrimonio culturale Demoetnoantropologico e immateriale.

Conoscenza, salvaguardia, partecipazione civile.

Presentazione a cura del Servizio VI DG ABAP e dell’ Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia.

 

MiBAC - Complesso di San Michele – Cortile degli Aranci – Sala Biblioteca

Via di San Michele 22 - Roma

12 marzo 2019, ore 10-13

 

La Settimana dell’Amministrazione Aperta è una iniziativa collettiva, promossa e coordinata dal Dipartimento Funzione Pubblica nell’ambito della partecipazione italiana a Open Government Partnership, che si articola in sette giorni dedicati a sviluppare la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability sia nelle amministrazioni pubbliche che nella società.

Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, anche quest’anno la Settimana dell’Amministrazione Aperta, che si terrà da lunedì 11 a domenica 17 marzo in tutta Italia, si pone l’obiettivo di chiamare a raccolta tutte le persone che a vario titolo e nelle modalità più diverse si impegnano a rendere la pubblica amministrazione italiana un luogo più accessibile ai cittadini e più aperto al confronto e all’innovazione.

A questo articolato programma partecipano anche la Direzione Generale ABAP, Servizio VI, e l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia con un incontro aperto al pubblico in cui verranno illustrati quattro progetti incentrati sulla tutela e valorizzazione del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale, tuttora in corso.

Per quanto riguarda il Servizio VI della DG ABAP, si parlerà dei progetti “Linee guida” e “Rievocazioni storiche”.

“Linee guida” ha come obiettivo la definizione di un’omogenea prassi amministrativa di tutela utile ai funzionari delle Soprintendenze territoriali, impegnati nella tutela dei beni etnoantropologici e immateriali. A tal fine, il Servizio VI ha strutturato un metodo di lavoro “partecipato” volto a mettere a sistema le diverse competenze ed esperienze presenti in questo ambito: funzionari, giuristi, esperti di beni culturali e antropologi culturali saranno coinvolti nello studio nel confronto interdisciplinare e nella sperimentazione sul campo al fine di produrre linee guida per la tutela dei beni EA e immateriali

“Rievocazioni storiche” è volto alla promozione di azioni di salvaguardia delle rievocazioni e ricostruzioni storiche quali espressioni culturali delle comunità, attraverso l’attivazione di alcuni procedimenti sperimentali di tutela e l’avvio della mappatura delle rievocazioni/ricostruzioni storiche esistenti. Ad introduzione del progetto, un convegno con la partecipazione di membri delle comunità e di studiosi ed esperti del settore (antropologi, storici, storici dell’arte, archeologi) permetterà di dare vita ad un percorso di collaborazione di lunga durata tra la varie figure interessate.

I funzionari dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia interverranno a proposito dei progetti “Geoportale della Cultura Alimentare” e “Italia dalle molte culture”.

Il Geoportale della Cultura Alimentare è un progetto di raccolta, produzione e divulgazione di materiali audiovisivi e catalografici sull’alimentazione, provenienti da archivi digitali finora mai connessi tra loro. Non un sito, non una banca dati, ma una via di accesso a informazioni messe a sistema secondo una nuova logica, più divulgativa ma scientificamente garantita, di “restituzione” al cittadino, al turista, all’operatore economico, con lo scopo di condividere e promuovere competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la nostra cultura alimentare.

Con il progetto “Italia dalle Molte Culture”, l’ICDe intende contribuire alla migliore comprensione culturale di questo rilevante aspetto della società italiana attuale e alla sua valorizzazione come patrimonio comune. Il progetto è connotato da una forte impronta di ricerca ed è finalizzato alla realizzazione di uno spazio-laboratorio, che abbia come focus specifico il tema delle migrazioni e come pratica di azione la collaborazione con migranti. Questa scelta si muove nella direzione di sviluppare pratiche di rappresentazione culturale e valorizzazione dei patrimoni in un’ottica pluralista che favorisca l’inclusione culturale nel nome di una nuova cittadinanza attraverso un percorso che superi la dicotomia tra “vecchi” e “nuovi” cittadini.

L’incontro è aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

Per maggiori informazioni su tutte le altre iniziative organizzate all'interno della Settimana dell'Amministrazione Aperta:

http://open.gov.it/saa/

http://www.dgabap.beniculturali.it/2019/02/settimana-dellamministrazione-aperta-iii-edizione-11-17-marzo-2019/

#SAA2019 #OpenGov #OpenGovWeek #OpenGovItaly

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Prodigio in slow motion. Proiezione a Gubbio

Prodigio in slow motion. Proiezione a Gubbio

Mercoledì 6 febbraio - ore 20,30 - 21,15 - 22,00

GUBBIO - Cinema Astra

Il Comune di Gubbio
e
L'Istituto centrale per la Demoetnoantropologia

in collaborazione con

Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane
UNESCO - Intangible Cultural Heritage of Humanity

presentano

PRODIGIO IN SLOW MOTION
Regia di Francesco Melis

Dopo l'anteprima di alcune sequenze del video "PRODIGIO IN SLOW MOTION - Visibile e invisibile della Corsa dei Ceri a Gubbio", proiettate con grande partecipazione il 13 gennaio alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Comune di Gubbio, insieme ad altri enti pubblici e soggetti privati, organizza per mercoledì 6 febbraio al Cinema Astra una proiezione speciale, rivolta alla cittadinanza, dell'intero filmato alle ore 20,30, 21,15 e 22.
L'ingresso è gratuito, previo ritiro dello speciale coupon presso l'Ufficio IAT in via della Repubblica, per consentire di regolamentare gli accessi ai 180 posti della sala.
Molta è l'attesa per la visione di quest'opera "sperimentale", girata dal regista Francesco De Melis, che spiega: «A differenza della fulminea velocità che contraddistingue il 15 maggio, il filmato, girato lo scorso anno sotto una pioggia battente con tecniche e strumenti innovativi, privilegia la lentezza per "vedere" a fondo nel convulso e imponente movimento di popolo, e il ralenti per penetrare i meccanismi dell'azione, fino a svelare la primaria tessitura antropologica. Lo sforzo sovraumano, i gesti collettivi, la micro-mimica individuale, messi in evidenza da una camera RED in grado di filmare piani sequenza a 180 fotogrammi al secondo, conducono dentro un mondo parallelo a quello dell'azione in tempo reale, un mondo sospeso e ieratico, invisibile a occhio nudo, che ci rivela l'altra dimensione di questo complesso rito collettivo. Il flusso delle immagini, ad altissima risoluzione, "danza" sul contrappunto di elementi sonori della festa: una musica che deriva dal missaggio dell'ampio ventaglio timbrico dei suoni rituali».
Il film rientra nel piano di valorizzazione nazionale e internazionale che la comunità eugubina mette in atto come azione collaterale al progetto di estensione di candidatura della Rete delle Macchine ai Ceri di Gubbio,

Per ritirare i coupon per l'ingresso gratuito rivolgersi a:
A PARTIRE DAL 1 FEBBRAIO
Servizio Turistico Associato | I. A. T.
Informazioni e Accoglienza Turistica, Via Repubblica, 15
Tel. 075 922 0693, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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Un patrimonio sulle spalle - Prodigio in slow motion

Un patrimonio sulle spalle - Prodigio in slow motion

Domenica 13 gennaio - ore 17 - Via Gramsci 73 Roma 
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea 
nell'ambito della mostra ILMONDOINFINE 

l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia 
in collaborazione con 
la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane 

presenta 

UN PATRIMONIO SULLE SPALLE 
e
PRODIGIO IN SLOW MOTION 
Metafora della fine e del nuovo inizio nella tradizione del trasporto rituale 

Due esperimenti cinematografici sul peso del mondo incentrati sulla Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità e sulla Corsa dei Ceri a Gubbio.
INGRESSO LIBERO.

http://lagallerianazionale.com/en/mostra/ilmondoinfine-vivere-le-rovine/
http://lagallerianazionale.com/evento/ilmondoinfine-programma-gennaio/

"Poche decine di minuti di una tensione crescente, che marcia nel ritmo verso il parossismo, eppure esprime una forza positiva e perfino «creatrice». Questo è il miracolo di «commozione» che riescono a cogliere e porgere i film di Francesco De Melis..." Gianfranco Capitta

Intervengono:

Leandro Ventura
Direttore dell'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

Fabio De Chirico
Referente per il Piano per l'Arte Contemporanea del MIBAC

Stefania Baldinotti
Funzionario antropologo del MIBAC

Maria Fratelli
Dirigente Unità Case Museo e Progetti Speciali del Comune di Milano

Patrizia Nardi
Responsabile tecnico scientifico progetto UNESCO per la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane

Francesco De Melis
Regista e compositore

Patrizia Giancotti
Antropologa

UN PATRIMONIO SULLE SPALLE
Un film sulla Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane decretata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità

Una bambina svettante nel cielo di Palmi, una macchina lucente come il cuore di Santa Rosa a Viterbo, otto torri danzanti che penetrano il cielo a Nola, undici candelieri che piroettano legando a sé tutta la popolazione con nastri colorati a Sassari. Le macchine a spalla sono quelle impressionanti strutture processionali portate sulle spalle da centinaia di persone nel corso di celebrazioni religiose caratterizzate da un'intensa partecipazione collettiva, profondamente radicate nella tradizione mediterranea. Tra queste, La Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari, formano, dal 2005, la "Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane", che, per audacia, spettacolarità e bellezza delle sue varie imprese è stata decretata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, nonché "modello e fonte di ispirazione" per le candidature a venire a connotazione immateriale. Questi trasporti eccezionali, metafora della fine e del nuovo inizio, animati da una pulsione estrema verso l'impresa impossibile, sono al centro delle feste della "Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane" che, chiudendo enfaticamente un ciclo e aprendone un altro, cadenzano il calendario annuale delle comunità protagoniste di tali impressionanti eventi collettivi. Un patrimonio sulle spalle, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è concepito con l'intenzione di comunicare al pubblico una percezione contemporanea dei quattro trasporti, con un senso di circondamento audiovisuale e di partecipazione emotiva e musicale: non a caso, è stato girato dall'antropologo-cineasta Francesco De Melis "dall'interno" e con la tecnica della "macchina a spalla". Scandito da un incessante contrappunto di immagini e suoni prelevati "fisicamente" dal cuore delle feste nel corso della ricerca sul campo effettuata allo scopo, il lavoro mira a far vivere una simultaneità dell'esperienza non solo visiva, ma relativa a tutte le sonorità delle feste, come se le quattro cerimonie confluissero in un'unica partitura, per restituire al pubblico l'intensità del trasporto vissuto in prima persona, dal punto di vista e dal "punto di udito" degli stessi portatori. In un rocambolesco divenire, sotto il peso monumentale delle altissime strutture votive, al culmine della fatica fisica e all'apice dello slancio spirituale, i portatori delle quattro cerimonie vengono letteralmente calamitati verso la fine con una irresistibile pulsione collettiva, in cui sembrano riecheggiare le parole sapienziali del grande mistico medioevale Meister Eckhart: "Più il pozzo è profondo, più nel contempo è alto, giacché abisso ed elevazione sono una cosa sola."

PRODIGIO IN SLOW MOTION
Visibile e invisibile nella Corsa dei Ceri a Gubbio
Sequenze video per un'installazione

E' una corsa spericolata quella dei tre ceri portati a spalla dalla piazza di Gubbio fino ai quasi mille metri della chiesa di Sant'Ubaldo, un inseguimento spasmodico al quale partecipa la popolazione al completo. Tradizionalmente celebrata in onore del patrono, si tratterebbe della trasformazione di un'originaria offerta in cera da parte degli eugubini suddivisi nel Medioevo in corporazioni di mestiere, che portavano, oltre a quello di sant' Ubaldo, anche il cero di Sant'Antonio e quello di San Giorgio. Secondo altre ipotesi il nome della festa deriverebbe invece dalla dea Cerere, il cui culto precristiano è documentato, legata al risveglio della primavera e alla celebrazione dello spirito arboreo. In ogni caso, la particolarità che fin dal 1160 contraddistingue il trasporto rituale di Gubbio è la sua fulminea velocità. In questo esperimento cinematografico concepito per una installazione, mostrato in anteprima al pubblico della Galleria d'Arte Moderna, si è scelto viceversa di spogliare l'evento eugubino della sua peculiare rapidità. Sarà invece la lentezza, la cifra poetica scelta per "vedere" a fondo nel convulso e imponente movimento di popolo, e la qualità del ralenti a penetrare i meccanismi di interazione e condivisione, di solidarietà e competizione, fino a scomporre l'azione per trovarne, nella dilatazione, la primaria tessitura antropologica. Lo sforzo sovraumano, i gesti collettivi, la micro-mimica individuale, messi in evidenza da una camera RED in grado di filmare piani sequenza a 180 fotogrammi al secondo, conducono chi guarda dentro un mondo parallelo a quello dell'azione in tempo reale, un mondo sospeso e ieratico, invisibile a occhio nudo, che ci rivela l'altra dimensione di questo complesso rito collettivo. Il flusso delle immagini, ad altissima risoluzione, "danza" sul contrappunto di tutti gli elementi sonori della festa: una musica che deriva dal missaggio dell'ampio ventaglio timbrico dei suoni rituali. Qui non si tratta di azioni performative, di effetti speciali volti a riprodurre l'eco emotiva di una celebrazione, ma del rito vero e proprio, arcaico e immutato, nel quale, grazie a questa intuizione espressiva dell'autore, il pubblico è invitato ad "entrare". Partendo da questa poetica, il film, girato nel corso dell'ultimo quindici maggio sotto una pioggia battente, s'incentra sugli aspetti cinesici, prossemici, teatrali e musicali della Corsa dei Ceri a Gubbio, e sembra confermare la lampante riflessione di Merleau-Ponty secondo la quale il vedere deve essere, per principio, "vedere più di quanto si veda."

I Gigli di Nola sono otto strutture, una per ogni antica corporazione di mestiere. Ogni macchina è trasportata a spalla da circa 120 uomini, detti cullatori, che si muovono danzando al ritmo incessante di musicisti e cantanti collocati sulla base quadrangolare di ognuna delle altissime piramidi. Questa processione musicale, aperta dalla barca di San Paolino, coinvolge centinaia di migliaia di persone: una "festa felice" semplicemente travolgente.

La Varia di Palmi è una complessa macchina processionale che celebra l'ascensione della Vergine Maria. Il carro votivo, una immensa nuvola con astri rotanti che rappresentano l'universo, ha un'altezza di sedici metri e viene trascinata e sospinta da duecento 'mbuttaturi. Su di esso trovano posto figuranti che rappresentano il Padreterno, gli Apostoli e gli Angeli: li sovrasta l'Animella, una bambina collocata arditamente sulla estrema sommità della Varia, scelta per rappresentare la Madonna Assunta in Cielo.

I Candelieri di Sassari sono undici grandi candelieri di legno dipinto ornate di nastri e stendardi, che rappresentano altrettanti ceri votivi in onore della Madonna Assunta. La Faradda, ossia la discesa, dei Candelieri ad opera dei Gremianti, avviene al suono e al ritmo di tamburi e pifferi, con coinvolgenti coreografie a passo di danza. Gli undici Candelieri dopo aver fatto il giro di tutta la città, si ritrovano sul sagrato della Chiesa di Santa Maria di Betlemme per le ultime giravolte danzanti, prima di entrare a rendere omaggio alla Vergine.

La Macchina di Santa Rosa di Viterbo una imponente torre illuminata da fiammelle e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinque tonnellate. Nella città medievale, totalmente oscurata per dar risalto alla sua luminescenza, la macchina viene portata a spalle da centotredici uomini detti "facchini di Santa Rosa" lungo un percorso di oltre un chilometro tra le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro storico. Le quattro feste finora descritte fanno parte della "Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane", decretate dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.

I Ceri di Gubbio sono tre manufatti di legno dal peso complessivo di circa trecento chili l'uno, sovrastati dalle statue di sant'Ubaldo, san Giorgio e sant'Antonio abate. Fin dalla morte del patrono sant'Ubaldo, ogni quindici maggio tutta la popolazione si raduna sulla piazza per la "alzata", quando, cioè, le tre corporazioni sollevano platealmente i Ceri, dopo aver rotto un'anfora di terracotta. Da lì parte il vorticoso giro della cittadina, che culminerà nel pomeriggio con la salita in corsa al monte Ingino, dove sorge la basilica di Sant'Ubaldo.

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L’anno del cibo italiano: il patrimonio immateriale enogastronomico

L’anno del cibo italiano: il patrimonio immateriale enogastronomico

9:00 Registrazione
 
9:30 Saluti istituzionali
Antonio Bartolini, Assessore Istruzione e Università, Regione Umbria
Claudia Mazzeschi, Direttore Dipartimento Fissuf, Università di Perugia
Aurora Raniolo, Segretario Regionale MiBAC Umbria
Marica Mercalli, Soprintendente Soprintendenza A.B.A.P Umbria
 
Coordina
Cristina Papa, Presidente Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute
 
10.00 Il Geoportale della cultura alimentare nella promozione dell'eccellenza italiana
Leandro Ventura, Direttore Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Angelo Boscarino, Consigliere delegato BIA, Beni Immateriali e Archivistici
Stefania Baldinotti, Funzionario Istituto centrale per la Demoetnoantropologia
 
11:00 Pausa Caffè
 
11:30 I patrimoni alimentari della Regione Umbria
Giancarlo Baronti, Università di Perugia
Bernardino Sperandio, Sindaco di Trevi
Massimiliano Brilli, Presidente Parco 3A
Giovanni Pizza, Direttore scuola di specializzazione beni DEA, FISSUF Università di Perugia
Ciro Becchetti, Direttore regionale Agricoltura Regione Umbria
 
13:00 Pausa pranzo
 
14:30 Voci e video dei protagonisti della cultura del cibo in Umbria Proiezione di video etnografici
 
Coordina
Alexander Koensler, FISSUF Università di Perugia
 
Discussant
Matteo Bartolini, Presidente regionale CIA Umbria
Luciano Giacchè, CEDRAV
 
17:00 Conclusione lavori
Fernanda Cecchini, Assessore Agricoltura e Cultura Regione Umbria
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GLI ITALIANI DELL'ALTROVE: Cimbri e Mòcheni

GLI ITALIANI DELL'ALTROVE: Cimbri e Mòcheni

Roma 15 Novembre 2018
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Sala "Diego Carpitella"
 

Ultimo appuntamento del ciclo curato dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia "Gli Italiani dell'Altrove" dedicato alle Minoranze Linguistiche Storiche d'Italia: questa volta saranno protagonisti i Cimbri e i Mòcheni, in un evento che vanta il patrocinio della CNI UNESCO e della Società Dante Alighieri.

In Italia sono riconosciute dodici Minoranze Linguistiche Storiche, ovvero Comunità di lingua non italiana che, nel corso della storia, sono diventate parte essenziale della nostra complessiva identità.

Il progetto, dal 2012, contribuisce a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche Storiche d'Italia, con il loro peculiare patrimonio culturale immateriale, proponendone un'immagine viva, con ampio spazio per reading letterari, musica, tradizione alimentare. In particolare, si intende invitare a riflettere sull'esperienza storica condivisa di convivenza e integrazione, ma anche di conservazione dell'identità di altri che rappresentano un "altrove", senza dimenticare l'attualità del tema dell'immigrazione nel nostro Paese.

Nata anche grazie alla collaborazione con PAT-Provincia Autonoma di Trento (Servizio Minoranze Linguistiche), la giornata del 15 novembre 2018 ospiterà nella mattinata una panoramica socio-linguistica approfondita, con interventi, letture e testimonianze delle Comunità del Trentino (Cimbri e Mòcheni) e del Veneto (Cimbri).

La cucina e la degustazione dei sapori tipici, a seguire, saranno a cura di Luca Zotti, mentre nel pomeriggio ampio spazio alla condivisione e al racconto di iniziative e progetti culturali, per concludere infine con la musica dal vivo della Corale Polifonica Cimbra e del gruppo folk Palaier Learmusikantn.

PROGRAMMA

PARTE 1
10.00 > 13.00

A) Introduzione | a cura di BIA Srl

B) Saluto Istituzionale

Emilia De Simoni | MiBAC, ICDe
Responsabile Scientifico di progetto

Stefania Baldinotti | MiBAC, ICDe
Funzionario antropologo

C) Panorama Linguistico Culturale
con letture in Cimbro e Mòcheno
Coordina Gabriele Buselli, Giornalista di Trentino TV

Il Cimbro e il Mòcheno nel panorama delle lingue germaniche
Ermenegildo Bidese, UniTrento
Federica Ricci Garotti, UniTrento

I Cimbri e i Mòcheni del Trentino
Stefano Nicolussi Castellan Galeno, Istituto Cimbro di Luserna
Leo Toller, Istituto Culturale Mòcheno

Le minoranze linguistiche nella Provincia autonoma di Trento: strumenti di tutela, criticità e prospettive future
Fabio Scalet, Provincia autonoma di Trento, Dipartimento Affari Istituzionali e Legislativi - Dirigente
Anna Maria Trenti Kaufman, Istituto Cimbro di Luserna - Direttore
Mauro Buffa, Istituto Culturale Mòcheno - Direttore

I Cimbri del Veneto
Vito Massalongo | Curatorium Cimbricum Veronese - Presidente
Pierangelo Tamiozzo | Istituto di Cultura Cimbra di Roana

PARTE 2
13.00 > 16.00

D) 13.00 – 14.30 Cucina e Tradizione
Racconto di gusto nella cucina della montagna cimbra e mòchena, a cura del cuoco Luca Zotti

Degustazione di prodotti tipici di Luserna e della Valle deì Mòcheni

E) 14.30 > 15.15 Il cammino delle minoranze: esperienze e progetti

Le nuove tecnologie nella promozione delle lingue Cimbra e Mòchena
Carlo Zoli, Smallcodes Firenze

Cultura materiale nella minoranza Cimbra: la scuola di merletto a fuselli
Barbara Pierpaol | Istituto Cimbro di Luserna

Bersntoler Museum: il sistema museale della Valle dei Mòcheni
Claudia Marchesoni | Istituto Culturale Mòcheno

"Singar Laute/Genti che cantano": riscoprire le proprie radici attraverso la musica
Emanuele Zanfretta | Musicista

F) 15.15 – 16.00 Musica
Esibizione del gruppo musicale folkloristico mòcheno Palaier Learmusikantn

Esibizione della Corale Polifonica Cimbra di Luserna

* * *

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Direttore: Leandro Ventura

Comunicazione: Rosa Anna Di Lella, Ilaria Turri
Coordinamento tecnico: Marco Ieva
Riprese fotografiche: Roberto Galasso
Segreteria: Francesca Montuori, Sara Visco
Accoglienza: Antonio Fiorillo

 

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GLI ITALIANI DELL'ALTROVE: Cimbri e Mòcheni

GLI ITALIANI DELL'ALTROVE: Cimbri e Mòcheni

Roma 15 Novembre 2018
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Sala "Diego Carpitella"
 

Ultimo appuntamento del ciclo curato dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia "Gli Italiani dell'Altrove" dedicato alle Minoranze Linguistiche Storiche d'Italia: questa volta saranno protagonisti i Cimbri e i Mòcheni, in un evento che vanta il patrocinio della CNI UNESCO e della Società Dante Alighieri.

In Italia sono riconosciute dodici Minoranze Linguistiche Storiche, ovvero Comunità di lingua non italiana che, nel corso della storia, sono diventate parte essenziale della nostra complessiva identità.

Il progetto, dal 2012, contribuisce a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche Storiche d'Italia, con il loro peculiare patrimonio culturale immateriale, proponendone un'immagine viva, con ampio spazio per reading letterari, musica, tradizione alimentare. In particolare, si intende invitare a riflettere sull'esperienza storica condivisa di convivenza e integrazione, ma anche di conservazione dell'identità di altri che rappresentano un "altrove", senza dimenticare l'attualità del tema dell'immigrazione nel nostro Paese.

Nata anche grazie alla collaborazione con PAT-Provincia Autonoma di Trento (Servizio Minoranze Linguistiche), la giornata del 15 novembre 2018 ospiterà nella mattinata una panoramica socio-linguistica approfondita, con interventi, letture e testimonianze delle Comunità del Trentino (Cimbri e Mòcheni) e del Veneto (Cimbri).

La cucina e la degustazione dei sapori tipici, a seguire, saranno a cura di Luca Zotti, mentre nel pomeriggio ampio spazio alla condivisione e al racconto di iniziative e progetti culturali, per concludere infine con la musica dal vivo della Corale Polifonica Cimbra e del gruppo folk Palaier Learmusikantn.

PROGRAMMA

PARTE 1
10.00 > 13.00

A) Introduzione | a cura di BIA Srl

B) Saluto Istituzionale

Emilia De Simoni | MiBAC, ICDe
Responsabile Scientifico di progetto

Stefania Baldinotti | MiBAC, ICDe
Funzionario antropologo

C) Panorama Linguistico Culturale
con letture in Cimbro e Mòcheno
Coordina Gabriele Buselli, Giornalista di Trentino TV

Il Cimbro e il Mòcheno nel panorama delle lingue germaniche
Ermenegildo Bidese, UniTrento
Federica Ricci Garotti, UniTrento

I Cimbri e i Mòcheni del Trentino
Stefano Nicolussi Castellan Galeno, Istituto Cimbro di Luserna
Leo Toller, Istituto Culturale Mòcheno

Le minoranze linguistiche nella Provincia autonoma di Trento: strumenti di tutela, criticità e prospettive future
Fabio Scalet, Provincia autonoma di Trento, Dipartimento Affari Istituzionali e Legislativi - Dirigente
Anna Maria Trenti Kaufman, Istituto Cimbro di Luserna - Direttore
Mauro Buffa, Istituto Culturale Mòcheno - Direttore

I Cimbri del Veneto
Vito Massalongo | Curatorium Cimbricum Veronese - Presidente
Pierangelo Tamiozzo | Istituto di Cultura Cimbra di Roana

PARTE 2
13.00 > 16.00

D) 13.00 – 14.30 Cucina e Tradizione
Racconto di gusto nella cucina della montagna cimbra e mòchena, a cura del cuoco Luca Zotti

Degustazione di prodotti tipici di Luserna e della Valle deì Mòcheni

E) 14.30 > 15.15 Il cammino delle minoranze: esperienze e progetti

Le nuove tecnologie nella promozione delle lingue Cimbra e Mòchena
Carlo Zoli, Smallcodes Firenze

Cultura materiale nella minoranza Cimbra: la scuola di merletto a fuselli
Barbara Pierpaol | Istituto Cimbro di Luserna

Bersntoler Museum: il sistema museale della Valle dei Mòcheni
Claudia Marchesoni | Istituto Culturale Mòcheno

"Singar Laute/Genti che cantano": riscoprire le proprie radici attraverso la musica
Emanuele Zanfretta | Musicista

F) 15.15 – 16.00 Musica
Esibizione del gruppo musicale folkloristico mòcheno Palaier Learmusikantn

Esibizione della Corale Polifonica Cimbra di Luserna

* * *

Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Direttore: Leandro Ventura

Comunicazione: Rosa Anna Di Lella, Ilaria Turri
Coordinamento tecnico: Marco Ieva
Riprese fotografiche: Roberto Galasso
Segreteria: Francesca Montuori, Sara Visco
Accoglienza: Antonio Fiorillo

 

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Esercizi commerciali storici: un patrimonio da salvaguardare

Esercizi commerciali storici: un patrimonio da salvaguardare

Caffè letterari, botteghe artigiane, osterie, ristoranti, sale cinematografiche: gli esercizi commerciali storici rappresentano un patrimonio culturale denso e ricco di storia e, al contempo, assai vitale nella vita sociale delle comunità. Ciononostante, si assiste oggi ad un processo di crescente e diffusa chiusura o trasformazione di tali esercizi, in particolare nei centri storici metropolitani, per ragioni che prescindono totalmente dal loro valore culturale. Ciò determina la perdita di punti di riferimento centrali per la costruzione della memoria, dell'identità e della sociabilità comunitaria. Una minaccia, talvolta diventata realtà, che ha colpito luoghi come il Caffè Pirona di Trieste, il Caffè Greco di Roma, il Cineclub Vittoria di Caserta, il Caffè Genovese di Cagliari come anche teatri, pasticcerie e altre tipologie di locali storici.
Questi ed altri casi saranno discussi nel corso della giornata di studio "Esercizi commerciali storici: un patrimonio da salvaguardare" che si terrà a Roma presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella Sala Molajoli del Complesso Monumentale del San Michele venerdì 19 ottobre, dalle 9.30 in poi. Attraverso un articolato programma di interventi, il convegno a cura del Servizio VI della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIBAC, affronterà il tema della tutela degli esercizi commerciali storici dando voce a diverse prospettive: dalle istituzioni politiche impegnate sul fronte del loro riconoscimento e finanziamento; ai "protagonisti" che li animano quali gestori, frequentatori e membri di associazioni; agli studiosi che ne indagano storia e peculiarità fino ai funzionari tecnico-scientifici del MIBAC coinvolti in procedimenti di dichiarazione di interesse culturale. La tavola rotonda conclusiva, alla presenza di Dirigenti del MIBAC, avrà l'obiettivo di avviare un dibattito finalizzato alla definizione di una politica di tutela e salvaguardia degli aspetti materiali e immateriali di tale patrimonio culturale.
In concomitanza con l'evento sarà inaugurata la mostra fotografica dal titolo "SOS – riSchio lOcali Storici" di Roberto Galasso relativa a tre casi di locali storici di Roma sotto tutela: il Caffè Greco, il teatro Salone Margherita e il ristorante Il Vero Alfredo.

Esercizi commerciali storici: un patrimonio da salvaguardare
19 ottobre 2018
MiBAC, Complesso Monumentale del San Michele, Sala Molajoli, via di San Michele 22 Roma

PROGRAMMA

9.30 Saluti istituzionali
Direzione Generale ABAP , MiBAC

10.00 Le istituzioni politiche
modera Fabio Isman

Marta Leonori
Consigliera Regione Lazio

Livio Ricciardelli
Consigliere I Municipio

Francesca De Vito
Consigliera Regione Lazio

10.30 I protagonisti

Paolo Di Giannantonio
Rai
Che museo quell'osteria! A tavola con artisti, attori, politici e imprenditori

Emilia De Simoni
ICDe, MiBAC
Una certa idea di caffè

Giulio Anticoli
Associazione botteghe storiche di Roma
Botteghe storiche. Confine fra tradizione e omologazione

11.15-11.45 Pausa caffè

Maria Luisa Lombardo
Università degli Studi dell'Aquila
I caffè dall'Ancien Régime al Novecento. Nuovi sapori, nuovi saperi, nuove forme di sociabilità urbana

Donato Tamblé
Gruppo dei Romanisti
Il Gruppo dei Romanisti e i negozi storici. Un impegno culturale e di tutela

Angelo Boscarino
Beni Immateriali e Archivistici
La Lega per la Difesa dei Caffè Storici Letterari Italiani

Alexandros Delithanassis
Antico Caffè San Marco di Trieste
L'Antico Caffè San Marco. Come far vivere i caffé storici t tra passato e futuro

Remigio Truocchio
Cineclub Vittoria di Caserta
Tutela e riuso dei cinema storici in Italia

13.00-14.00 Pausa pranzo

14.00 La tutela
modera Leandro Ventura

Antonio Tarasco
Direzione Generale Musei, MiBAC
I locali commerciali di tradizione tra "materiale" e "immateriale"

Bendetta Ubertazzi
Avvocato
Tutela di esercizi commerciali storici. Proprietà intellettuale e patrimonio intangibile

Alessandro Alessandro Ferretti
Segretariato Regionale dell'Umbria, MiBAC
Tutelare l'immaterialità degli esercizi commerciali storici. Problemi giuridici e prospettive applicative

Maria Concetta di Micco, Elisabetta Francescutti
Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia, MiBAC
Edifici commerciali a Udine: tutela, riflessioni, proposte

Claudia Crosera, Rossella Scopas Sommer
Segretariato Regionale, Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia, MiBAC
La memoria di Trieste tra Otto e Novecento: interventi a tutela dei locali storici

Linetta Serri già Consigliera
già Consigliera Regione Sardegna
Il Caffè Genovese di Cagliari

Amalia Gioia
Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, MiBAC
La tutela dei cinema storici: il Cineclub Vittoria e l'ex Cinema Italia, due casi a confronto

Alessandra Acconci, Silvia Crialesi, Alessandro Mascherucci
Soprintendenza Speciale ABAP di Roma, MiBAC
Il Salone Margherita di Roma, tutela di uno storico bene architettonico per lo spettacolo

Danila Barsottini, Ilaria Delsere, Alessandra Lanzoni,
Soprintendenza Speciale A Soprintendenza Speciale ABAP di Roma, MiBAC
Ristorante "Il Vero Alfredo": tutela di un locale storico nel quadro delle trasformazioni urbane di piazza Augusto Imperatore

Valeria Trupiano, Alessia Villanucci
Direzione Generale ABAP , MiBAC
Caffè Greco, Il Vero Alfredo, Salone Margherita. Perché tutelare l'immateriale

16.30-17.00 Pausa caffè

17.00 Tavola rotonda con la partecipazione di dirigenti MiBAC


Direzione del progetto Leandro Ventura
Progetto scientifico Valeria Trupiano e Alessia Villanucci
Mostra e progetto fotografico Roberto Galasso
Grafica Sara Neri e Ilaria Turri
Supporto organizzativo Simonetta Greco
Catering a cura della Lega per la Difesa dei Caffè Storici Letterari Italiani

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Orario ICPI
Dal lunedi al venerdi
9.00-17.00
Metro Linea B (EUR Fermi) Bus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
Amministrazione
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