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A sud del museo

A sud del museo

Dal 5 agosto al 14 dicembre 2014 torna la mostra Dossier "A Sud del Museo". L'esposizione rientra nell’ambito delle iniziative che il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha avviato nel 2013 con la finalità di presentare, in percorsi tematici periodicamente rinnovati, materiali delle collezioni del Museo conservati nei depositi. Questa riproposizione tematica degli oggetti alla pubblica fruizione è iniziata con l’artigianato sardo e proseguirà nel 2014 con mostre dedicate ad altre regioni d’Italia.

Mio sud, / mezzogiorno / potente di cicale” scriveva il poeta calabrese Franco Costabile: in letteratura e in antropologia il Sud è stato spesso rappresentato come un territorio fortemente evocativo, una sorta di alterità colorata e luminosa, spesso accompagnata da venature di arcaicità.

“A Sud del Museo” intende offrire, attraverso l’esposizione di costumi, maschere, oggetti devozionali, cartelloni di cantastorie, strumenti di lavoro e manufatti artigianali, un itinerario visivo in cui si intrecciano temi del quotidiano e del festivo, episodi delle vite individuali raccontati negli ex voto: grazie ricevute, interventi salvifici di figure religiose che, dall’alto, governano il rischio dell’esistere. Un esistere, nel Sud, che è anche gioiosità e ironia delle maschere carnevalesche, delle marionette allusive, e sapiente bellezza di opere uniche prodotte tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.

A SUD DEL MUSEO

Mostra dossier a cura di Emilia De Simoni
Mostra di grafica a cura di M. Letizia Campoli
Direzione tecnica: Stefano Sestili
Allestimento, restauro e conservazione: Roberta Scoponi, Nicolò Giacalone
Collaborazione all'allestimento: Franco Rossi Gandin
Didascalie: Francesca Montuori
Verifiche inventariali: Giuliana Barilà
Strutture: MATEC Impianti di Mario Trincia

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Muro di contenimento: pastorello con capretta. Ulassai Muro di contenimento: pastorello con capretta. Ulassai

Il filo del racconto

Domenica 7 settembre 2014 alle ore 17.30 conferenza di Maura Picciau: "IL FILO DEL RACCONTO. Ricordando Maria Lai (1919-2013)".

Maria Lai è stata, per settant’anni, una presenza discreta ma forte nel panorama artistico nazionale; per la Sardegna, invece, l’artista ogliastrina è stata, insieme a Costantino Nivola, un capitano, una maestra, un portabandiera. Sin dagli esordi come scultrice - allieva di Marino Mazzacurati prima e di Arturo Martini poi – e fino al termine della lunga carriera, la Lai ha percorso l’arte del ‘900 con grande libertà. Ottima disegnatrice, modellatrice, scultrice, Maria Lai deve la sua notorietà, e gli esiti più interessanti del suo lavoro, alla riflessione sul mondo delle donne: tele cucite con ricami come scritture, mappe astrali e carte geografiche immaginarie tracciate dal filo sulla stoffa, sculture di pane o di creta. Maria Lai ha sempre pensato all’artista come ad un poeta che reca alla comunità proposte di felicità, idee di futuro, pensieri nuovi. In tale prospettiva, della trasformazione in positivo dei luoghi e delle mentalità, va inteso il suo poderoso impegno per il paese natale: Ulassai. Strade, muri, un museo dedicato alla sua opera e ai giovani…Tutto cominciò con un lunghissimo filo che legò, oltre trent’anni fa, casa a casa, cuore a cuore, e poi su, tutti insieme alla montagna. Un filo di speranza, una dichiarazione di ritrovata verità. E’ Legarsi alla montagna, forse il più vasto intervento di arte ambientale mai realizzato in Italia. Un’artista che ha fatto, nella sua tarda, creativa maturità, un grande progetto educativo e morale: un percorso antropologico e artistico inconsueto e originale.
La conferenza presenterà, con l’ausilio di immagini e di un raro e commovente filmato d’epoca, l’opera dell’artista e il suo portato culturale nel presente.

Maura Picciau, storica dell’arte, già Soprintendente ai Beni storico-artistici di Salerno e Avellino, attualmente dirige l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. Ha curato per la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma una mostra sui libri di Maria Lai (2003) e l’acquisto di opere dell’artista sarda. Ha inoltre presentato il lavoro della Lai, in collaborazione con l’artista, in diverse occasioni pubbliche.

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Convergenze: coreografie dal presente, visioni dal passato

Convergenze: coreografie dal presente, visioni dal passato

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia propone sabato 20 settembre 2014 lo spettacolo “Convergenze” della Compagnia E.sperimenti gdodancecompany, coreografia di Federica Galimberti (con Daniele Toti, Steve Mercuzio, Filippo Sometimesabrain Braco e Andrea Ferrarini), ispirato all’hip hop, al floorwork e al rapporto tra musica elettronica e suolo. Il collegamento con la dimensione urbana della performance sarà rievocato con proiezioni d’archivio degli anni ’60, relative a contesti metropolitani, in particolare quartieri, mestieri e volti di Roma. Da un lato la città immaginaria riconquistata dalla danza di terra, dall’altro lato le realtà urbane nell’epoca mutante della “Dopostoria” pasoliniana, con le immagini di Michele Gandin, Libero Bizzarri, Massimo Mida e Giuseppe Ferrara.

Proiezioni dalle ore 18.00 nella Sala Dossier
Gli spettacoli avranno luogo nel Salone d’Onore del Museo alle ore 20.00 e alle ore 22.00

Ingresso: 1 Euro
Il Museo sarà aperto dalle ore 8.30 a mezzanotte

CONVERGENZE: COREOGRAFIE DAL PRESENTE / VISIONI DAL PASSATO
è a cura di Emilia De Simoni e Stefano Sestili
Responsabile Comunicazione: Francesco Aquilanti

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“25.8.1964. C'era Togliatti”

“25.8.1964. C'era Togliatti”

Dal 25 settembre al 25 novembre 2014 mostra fotografica "25.8.1964. C'era Togliatti". La mostra espone per la prima volta al pubblico romano le immagini con cui l'allora giovane fotografo Mario Carnicelli, pistoiese d'elezione, documentò, con intensità e modernità di sguardo, la partecipazione alle esequie di Palmiro Togliatti dal 22 al 25 agosto di 50 anni fa.

La mostra, prodotta dal COMUNE DI PISTOIA - PALAZZO FABRONI ARTI VISIVE CONTEMPORANEE, curata scientificamente da Bärbel Reinhard e Marco Signorini, è inserita nell'ambito della XIII edizione di "FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma".

Da questa mostra è stata tratta un'edizione speciale dell'editore ravennate Danilo Montanari che raccoglie, in una scatola di legno, 35 delle fotografie scattate da Mario Carnicelli durante i funerali del "Migliore" nell'agosto del 1964.

Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha voluto, ospitando questa esposizione nelle sue sale, contribuire ad una visione e rappresentazione della società italiana nella convinzione che lo sguardo degli artisti renda testimonianza dell'evoluzione dei processi antropologici del divenire della nostra società.

I numerosi scatti fotografici sono allestiti a grandezza naturale, per creare un dialogo fra le immagini e gli spettatori. Se ancora oggi è possibile ri-guardare queste immagini, in una trasposizione visiva essenziale e per questo 'eterna', è perché a loro volta esse, tramite questi sguardi, ci riguardano, anche nell'accezione di avere a che fare con noi. Rinnovano il senso di partecipazione di una collettività tutta e affermano il valore dello sguardo di un artista che si è fatto testimone della storia del suo Paese.

Le fotografie sono accompagnate da alcuni testi, tra i quali quello di Alfredo Reichlin di cui si riporta questo breve stralcio:

"Queste foto ci riportano a quella giornata drammatica e irripetibile. Fu la più intensa manifestazione di popolo che io abbia mai visto. Dico intensa nel senso del sentimento che quel popolo esprimeva e nei suoi significati. Da un lato i sentimenti semplici, elementari, il dolore per la morte di una persona cara. Dall'altro la sensazione che finiva un'epoca e che colui che veniva a mancare non era una persona come le altre, era il loro Capo. Io camminavo dietro il feretro insieme ai compagni della segreteria e la cosa che più mi colpì fu un gruppo di operai abbarbicati a una inferriata in via Labicana che ci gridava col pugno chiuso e piangendo come bambini : "non traditelo". Tale, in effetti era il rapporto tra Palmiro Togliatti e il suo popolo. Era una grande mente, aveva la cultura e la taglia di quei grandi intellettuali europei che l'Italia ogni tanto è capace di esprimere" (Alfredo Reichlin).

Mario Carnicelli è nato ad Atri nel 1937. All'età di dodici anni si trasferisce con la famiglia a Pistoia, frequentando fin da piccolo lo studio fotografico del padre. Più incline alla fotografia documentaria che all'attività commerciale, lavorerà in seguito come fotogiornalista freelance ed inviato speciale, portando avanti anche progetti di ricerca personali. Nel 1966 vince una borsa di studio che gli permette di viaggiare per gli Stati Uniti, dove tornerà più volte per realizzare un lavoro originale e rilevante. Ha collaborato con varie riviste e quotidiani, tra i quali: Espresso, Panorama, Corriere della Sera, Il Giorno, Popular Photography, la Nazione. Ha collaborato con l'Istituto di Etnologia dell'Università di Perugia. Ha esposto in Europa e negli Stati Uniti, all'Interkamera di Praga, al SICOF Milano, al Grattacielo Pirelli di Milano, al Cantiere Sperimentale dell'Immagine di Firenze, alla Johns Hopkins University di Bologna. Vive e lavora a Pistoia.

Nell'ambito della mostra viene proiettato il documentario
L'ITALIA CON TOGLIATTI
Produzione: UNITELEFILM
Collaborazione per la regia:
Gianni AMICO
Giorgio ARLORIO
Libero BIZZARRI
Carlo LIZZANI
Francesco MASELLI
Lino MICCICHE'
Glauco PELLEGRINI
Elio PETRI
Sergio TAU
Paolo TAVIANI
Vittorio TAVIANI
Marco ZAVATTINI
Valerio ZURLINI
Voce di Enrico Maria SALERNO
Durata 40' – b/n
Il film è la cronaca dei funerali di Palmiro Togliatti. Il segretario del Partito comunista muore a Yalta, il 21 agosto 1964. Qui Togliatti riceve l'estremo saluto dei ragazzi del campo Artek. I dirigenti sovietici seguono fino all'aeroporto la salma di Togliatti, insieme ai dirigenti comunisti italiani che lo accompagnano nel suo ultimo viaggio di ritorno in patria. Atteso da migliaia di compagni - la bara è portata a spalla da un gruppo di giovani comunisti - Togliatti arriva a Roma. Un flusso ininterrotto di persone scorre nella camera ardente allestita nella sede della direzione del partito. Poi, una folla immensa, di circa un milione di persone, segue la salma del dirigente comunista scomparso, fino a piazza San Giovanni, quindi al cimitero del Verano.

"25.8.1964. C'era Togliatti"
Foto di Mario Carnicelli
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
25 settembre - 25 novembre 2014
A cura di Baerbel Reinhard e Marco Signorini
Una mostra in collaborazione con il Comune di Pistoia, Palazzo Fabroni

Responsabile scientifico MAT: Maura Picciau
Comunicazione: Francesco Aquilanti, Emilia De Simoni
Segreteria organizzativa: Laura Ciliberti, Marina Innocenzi, Claudia Graziosi
Amministrazione: Raffaella Bagnoli, Maurizio Di Gregorio, Gianna Rita
Allestimento e tecnologie: Stefano Sestili, ditta Matec

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L'eredità di Lamberto Loria

L'eredità di Lamberto Loria

Dal 23 al 25 ottobre 2014 si terrà, presso l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, il convegno di studi "L'eredità di Lamberto Loria (1855-1913) per un museo nazionale di etnografia".

Ad oltre un secolo dalla sua scomparsa il convegno celebra la figura di Lamberto Loria, esploratore ed etnologo nonché fondatore del primo museo di etnografia italiano, con alcune giornate di incontri tra studiosi italiani di antropologia e con il contributo di rappresentanti di musei di altri Paesi.

Prof. Lamberto LoriaLamberto Loria inizia a viaggiare nel 1883 in Svezia, Norvegia, Finlandia, Russia, Turkestan, India, Egitto fino in Nuova Guinea, Papuasia e Australia. Dopo queste avventurose spedizioni Loria si rese conto della necessità di documentare la cultura agro-pastorale italiana messa in crisi dalla progressiva industrializzazione del Paese: "Nella primavera del 1905, andando per la prima volta a Circello nel Sannio, fui fortemente impressionato dalla diversità delle usanze, dei costumi e della psiche di quelle popolazioni meridionali. [...] e mi chiesi se non fosse più conveniente di raccogliere documenti e manufatti etnici in Italia che non in altre lontane regioni" (L. Loria, Com'è sorto il Museo di etnografia italiana in Firenze, Firenze 1907, p. 5).

I suoi progetti si concretizzarono, nel settembre del 1906, nella costituzione a Firenze del primo Museo di etnografia italiana.
Fu poi incaricato di curare a Roma la sezione etnografica dell'Esposizione Internazionale del 1911, voluta per celebrare il cinquantenario dell'unità d'Italia. Gli venne chiesto di trasformare l'esperienza del museo fiorentino in una Mostra Etnografica, incarico che Loria accettò con la garanzia che alla chiusura dell'Esposizione si realizzasse, con i materiali raccolti, un Museo Nazionale di Etnografia Italiana, posto sotto la tutela dello Stato.

Dal 1908 Loria iniziò a coordinare una serie di ricerche finalizzate all'acquisizione di materiali provenienti dalle varie regioni, alle quali presero parte esponenti del mondo accademico, e collaboratori sparsi nelle diverse province d'Italia. Nel 1911 la raccolta comprendeva ben 30.000 oggetti etnografici, oggi conservati nel Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, che nel 1956 ha trovato sede definitiva all'EUR.

Il convegno, ad oltre cento anni da questi avvenimenti, vuole ora proporre nuovi studi sulla figura di Lamberto Loria e comparazioni con ricerche d'ambito antropologico ed esperienze museografiche internazionali.

Programma

GIOVEDÌ 23 OTTOBRE

Introduce Maura PICCIAU
Direttrice Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

Prima Sessione ore 9.00 - 13.00

"L'uomo e gli studi" presiede Pietro CLEMENTE

Lamberto Loria: il lato umano
Sandra Puccini

Lamberto Loria nella storia e nella storiografia degli studi antropologici italiani
Enzo Alliegro

Frammenti di campo: testi, oggetti e immagini dalla Nuova Guinea
Silvia Barberani

"Un progetto campato in aria": cornici fiorentine attorno al primo Museo di Etnografia Italiana
Paolo De Simonis

Lamberto Loria, l'etnologia e la comparazione su vasta scala
Mauro Geraci

L'alto e puro Maestro
Rosario Perricone

Dall'Africa al Sannio: un itinerario critico. Lamberto Loria e l'antropologia italiana
Luigi Maria Lombardi Satriani

Dibattito ore 12.00

Coffee break

Seconda Sessione ore 14.30 - 19.30

"Contesti e percorsi" presiede Francesco FAETA

Per una lettura del mondo tra Geografia e Antropologia. Il contributo di Lamberto Loria
Franco Salvatori, Nadia Fusco

Latitudini dell'approccio etno-fotografico, didascaliche, eretiche, inusitate, in Loria ed in altri coevi studiosi viaggiatori italiani
Alberto Baldi

Dal viaggio nel 1883 fra i Tekkè alla mostra italiana di Etnografia del 1911 passando per la Nuova Guinea britannica: la fotografia di Lamberto Loria a cavallo tra due secoli
Fabiana Dimpflmeirer

Fotografia ed etnografia nel Piemonte di inizio Novecento
Gianpaolo Fassino, Piercarlo Grimaldi

In periferia dopo Loria e la Mostra del 1911: il caso del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari del Gargano "G. Tancredi" a Monte Sant'Angelo (Fg)
Ferdinando Mirizzi

Lamberto Loria e la fotografia: il corpus di immagini calabresi della raccolta di Raffaele Corso
Antonello Ricci

Uno studio in progress su un oggetto della collezione Loria: il colascione di Pratola Peligna
Roberta Tucci

All'amico Clearco Freccia le fotografie del viaggio indiano di Lamberto Loria
Luca Villa

Dibattito ore 18.30

VENERDÌ 24 OTTOBRE

Terza Sessione ore 9.00 - 13.00

"Il Museo di Loria" presiede Luigi Maria LOMBARDI SATRIANI

Carteggio Lamberto Loria - Achille Bertarelli. Notizie sull'allestimento della sezione di Iconografia popolare.Carteggio Lamberto Loria - Salvatore Di Giacomo. Notizie concernenti l'acquisizione del materiale iconografico
Maria Letizia Campoli

Lamberto Loria: visioni etnografiche
Emilia De Simoni

Lamberto Loria: il metodo di un pensiero
Annamaria Giunta

Manufatti e motivi dal mondo vegetale nelle collezioni di Lamberto Loria per la Mostra Etnografica del 1911
Paolo Maria Guarrera

La peculiarità della registrazione: Lamberto Loria e le schede di catalogo
Luciana Mariotti

"Caro Dino... queste condizioni non mi convengono". Il carteggio Loria - Mochi per l'acquisizione della collezione di amuleti del Museo Psicologico di Firenze
Stefania Baldinotti

Lamberto Loria e le origini dell'archivio fotografico del Museo
Marisa Iori

Dibattito ore 12.00

Coffee break

Quarta Sessione ore 14.30 - 18.30

"Musei gemelli" presiede Giovanni KEZICH

Prominent intellectual figures in the history of the state ethnographic museum in Warsaw
Amudena Rutkowska - Panstwowe Muzeum Etnograficzne w Warszawie - Varsavia (Polonia)

In all things, look for a man...
Hana Dvoráková - Moravské Zemské Muzeum - Brno (Repubblica Ceca)

142 Years in the Service of Ethnography and Cultural Anthropology. The History of the Museum of Ethnography (Budapest, Hungary)
Hanga Gebauer - Néprajzi Múzeum - Budapest (Ungheria)

Boris Orel, an organizer of field teams in Slovene ethnographic museum
Barbara Sosic - Slovenski Etnografski Muzej - Lubiana (Slovenia)

Role of Milovan Gavazzi in the development of the Ethnographic museum in Zagreb
Zvjezdana Antoš - Etnografski Muzej - Zagabria (Croazia)

Developing of the Ethnological Museum in Macedonia and meaning of Vera Klichkova (1911-1998)
Elizabeta Koneska - National Museum of Macedonia - Skopje (Macedonia)

Dibattito ore 17.30

SABATO 25 OTTOBRE

ore 11.00
Visita guidata del Museo

* * *

Segreteria organizzativa del convegno: Luciana Mariotti, Annamaria Giunta

 

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A sud del museo

A sud del museo

Dal 29 maggio al 18 giugno 2014 mostra dossier "A Sud del Museo". La mostra rientra nell'ambito delle iniziative espositive che il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha avviato nel 2013 con la finalità di presentare, in percorsi tematici periodici, alcuni esemplari tratti dalle collezioni conservate nei depositi museali. La riproposizione degli oggetti alla pubblica fruizione è iniziata con l'artigianato sardo e prosegue nel 2014 con una mostra dedicata alle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.

"Mio sud, / mezzogiorno / potente di cicale" scriveva il poeta calabrese Franco Costabile: in letteratura e in antropologia il Sud è stato spesso rappresentato come un territorio fortemente evocativo, una sorta di alterità colorata e luminosa, spesso accompagnata da venature di arcaicità.

"A Sud del Museo" intende offrire, attraverso l'esposizione di costumi, maschere, oggetti devozionali, cartelloni di cantastorie, strumenti di lavoro e manufatti artigianali, un itinerario visivo in cui si intrecciano temi del quotidiano e del festivo, episodi delle vite individuali raccontati negli ex voto: grazie ricevute, interventi salvifici di figure religiose che, dall'alto, governano il rischio dell'esistere. Un esistere, nel Sud, che è anche gioiosità e ironia delle maschere carnevalesche, delle marionette allusive, e sapiente bellezza di opere uniche prodotte tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.

Inaugurazione ore 18.00 del 29 maggio 2014

A SUD DEL MUSEO

Mostra dossier a cura di Emilia De Simoni
Mostra di grafica a cura di M. Letizia Campoli
Direzione tecnica: Stefano Sestili
Allestimento, restauro e conservazione: Roberta Scoponi, Nicolò Giacalone
Collaborazione all'allestimento: Franco Rossi Gandin
Didascalie: Francesca Montuori

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MAV 2014 - Materiali di Antropologia Visiva

MAV 2014 - Materiali di Antropologia Visiva

Dal 27 al 29 novembre 2014.

Il Convegno-Rassegna Materiali di Antropologia Visiva (MAV) è un appuntamento biennale ideato da Diego Carpitella nel 1985 al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, per discutere e verificare le ricerche e le produzioni audiovisive in ambito antropologico.

L'edizione 2014 del MAV, organizzata dall'Università di Roma "Sapienza" con l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, avrà luogo a Roma nei giorni 27-28-29 novembre presso la Sala Convegni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Secondo la consueta formula, MAV 2014 si articolerà in tre giornate, alternando proiezioni di filmati e discussioni con relatori e autori dei materiali in programma. Si avrà inoltre la possibilità di visionare anche i video non inseriti nelle proiezioni in sala. Per questa edizione sono pervenuti circa 50 documentari.

Giovedi 27 novembre la giornata inaugurale sarà introdotta da Maura Picciau, direttrice del Museo, e avrà come tema "Carnevale e altre storie: filmati inediti di Diego Carpitella e Annabella Rossi". In questa occasione la Sala Convegni del Museo sarà intitolata a Diego Carpitella. Interverranno Paolo Apolito, Rudi Assuntino, Sandro Biagiola, Francesco De Melis, Francesco Faeta, Francesco Giannattasio, Luigi M. Lombardi Satriani, Lello Mazzacane, Antonello Ricci, Simone Valitutto.

Venerdi 28 e sabato 29 novembre verranno presentati e discussi i materiali di antropologia visiva selezionati per la proiezione in sala, suddivisi nelle seguenti sezioni: "Economie fra locale e globale", "Etnografie visive", "Memorie visive", "Paesaggi sonori", "Patrimonio e musei", "Rito e festa".

PROGRAMMA

27 novembre ore 9,00-19,00, sala convegni MNATP

9,00 - Apertura dei lavori: Maura Picciau, direttrice del Museo
INTITOLAZIONE DELLA SALA CONVEGNI A DIEGO CARPITELLA alla presenza dei suoi familiari

9,30 - Presentazione della rassegna
CARNEVALE E ALTRE STORIE: FILMATI INEDITI DI DIEGO CARPITELLA E ANNABELLA ROSSI
a cura di Emilia De Simoni e Giovanni Giuriati

9,45 - La ricerca di Diego Carpitella in Campania (1972-76): Montemarano, Montoro, Palomonte, Serino
Introduzione di Giovanni Giuriati

10,15 - Proiezioni

11,15 - Interventi: Rudi Assuntino, Sandro Biagiola, Francesco Giannattasio, Lello Mazzacane, Antonello Ricci, Simone Valitutto

12,30 - Proiezioni

14,30 – La ricerca di Annabella Rossi in Campania (1974-75): Atripalda, Montemarano, Piazza di Pandola
Introduzione di Emilia De Simoni

15,00 – Proiezioni

16,30 – Interventi: Paolo Apolito, Francesco De Melis, Francesco Faeta, Luigi M. Lombardi Satriani

17,30 - Omaggio a Michele Gandin nel centenario della nascita

28 novembre ore 9,00, sala convegni MNATP

Apertura della rassegna

Economie fra locale e globale
9,30 - Ferdinando Amato, I Vanniaturi di Avola, 2012, 15'
9,50 - Raffaele Manco, Lampara, 2014, 14'
10,10 - Daniele Marzeddu, Gli zoccoli nuovi, 2013, 15' (estratto)
10,30 - Rossella Schillaci, Il limite, 2012, 16' (estratto)

Etnografie visive
10,50 - Maria Faccio, "Le quattro volte" Appunti di un'etnografia profilmica, 2014, 11'21" (estratto)
11,10 - Giampaolo Fassino, Luca Percivalle, La tribù di San Besso - Cent'anni dopo sulle tracce di Robert Hertz, 2012, 14'20" (estratto)
11,30 - Francesca Naldoni, Amori in transito, 2012, 4'56"
11,50 - Chiara Scardozzi, Honhat - Il nome della terra, 2014, 6'34"

Apre la discussione Antonello Ricci

28 novembre ore 14,30, sala convegni MNATP

Memorie visive
14,30 - Silvio D'Angelo, Per caso, 2013, 15'
14,50 - Domenico Di Virgilio, La Festa dei Banderesi a Bucchianico, 2013, 10'45"
15,10 - Vincenzo Esposito, 3 marzo '44, 2014, 15' (estratto)
15,30 - Felice Tiragallo, "A viso aperto" - Minatori e lotta politica nella Sardegna del Novecento, 14'37" (estratto)

Paesaggi sonori
15,50 - Silvia Berini, Emilio Falvo, Il terremoto di Sessa Aurunca, 2014, 6'19"
16,10 - Mario Calderaro, Blufilm - Immagine-suono dalla diga incompiuta di Blufi (PA), 2013, 15'
16,30 - Roberto Corona, Marco Lutzu, Cantendi a santu'Anni, 2010, 15' (estratto)
16,50 - Francesco Costabile, Assunta Nugnes, La Carréra, 2013, 15' (estratto)
17,10 - Paolo Vinati, M 360° - Cater vari tla val di sonns, 15'22" (estratto)

Apre la discussione Francesco Giannattasio

29 novembre ore 9,00, sala convegni MNATP

Patrimonio e musei
9,10 - Alberto Baldi, Vita, morte e resurrezione del pupo napoletano - Dalle ribalte dei teatrini a quelle di un museo, 2014, 12' (estratto)
9,30 - Andrea Benassi, Ilaria E. Scerrato, Frammenti di museografia Balti, 2010, 13'34" (estratto)
9,50 - Francesca Catarci, Viaggio in Lucania, 2014, 15'50" (estratto)
10,10 - Marino Niola, Elisabetta Moro, Helga Sanità, Marzia Mauriello, Rossella Galletti, Tiziana Simonelli, Annarita Lecce, Mariaelena Assante, Roberta Campassi, Annalisa Rascato, Davide Mancini, Il cibo della memoria,
2014, 15'
10,30 - Mario Piavoli, Guaritori e santi, 2013, 4' (estratto)

Rito e festa
10,50 - Sergio Bonanzinga, Stambeli a Tunisi, 2014, 15'
11,10 - Riccardo Bononi, Madagascar: une belle vie, une belle mort, 2014, 12'19" (estratto)
11,30 - Nino Cannatà, A'Ntinna, 2014, 12'30" (estratto)

Apre la discussione Laura Faranda

29 novembre ore 14,30, sala convegni MNATP

Rito e festa
14,30 - Gioacchino Danilo Di Gesù, Lu Diavulazzu, 2013, 14'
14,50 - Marco Marcotulli, Il lavoro di Azeglio, 2012, 15'
15,10 - Rosario Perricone, Le tavole cantate: la festa di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari (CT), 2014, 12'
15,30 - Piercarlo Grimaldi, Davide Porporato, La giostra del biro - La festa dei coscritti di Agliè, 2012, 12'28"
15,50 - Gabriella Santini, La festa di Santa Rosa a Viterbo: uno sguardo antropologico, 2012, 13'15 (estratto)
16,10 - Michele Trentini, I Silvesterchläuse di Hundwil, 2014, 12'

Apre la discussione Vito Di Bernardi

PROIEZIONI A RICHIESTA
VENERDI 28 e SABATO 29 NOVEMBRE 2014
ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Sala Dossier del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari

Associazione musicale "Marco Spoletini", La Pasquarella a Gallese. Canto di questua, 2014, 4'45"
Barbati Heloisa, Donne, periferia e arte, 2013, 14'
Camacho Francisco, Riccardi Giuseppe, Hardin Simone, Famiglia senza domicilio, 2013, 14'46"
Casertano Giovanni, Associazione sant'Antuono & le Battuglie di Pastellessa, 'A festa 'e Sant'Antuono, 2014, 12'53"
Corda Maurizio, Calvi Giordano, Sfide con la scure, 2013, 6'
Crivaro Gaetano, Pisano Margherita, Bouchra, 2013, 14'
Favalessa Elisabetta, Menegaldo Simone, I lavori del fiume, 2014, 15'
Gallo Matteo, Ortona Filippo, Rino, bonjour et adieu, 2014, 9'57"
Giammarino Daniela, E Neser?, 2010, 12'
Grammaroli Enrico, Ranalli Omerita, Ballando sulle macerie, 2013, 7'
Grammaroli Enrico, Ranalli Omerita, Stava Maria dolente, 2014, 9'
Migliorini Emiliano, Simeoni Paola Elisabetta, È la Madonna che vuole il disordine. La Madonna delle donne di Mellito, 2014, 14'30"
Migliorini Emiliano, Vinati Paolo, Córegn, cifolitti e sciüroc. Lazio, Lombardia, Alto Adige a confronto sullo strumentario minore, 2013, 18'
Panajia Emanuela, Le "Palme" di Bova, 2014, 15'
Spitilli Gianfranco, Chiarini Marco, La fine del mondo, 2014, 15'
Tullio Damiano, Del canto devoto. Storia di un cantore, 2014, 15

MAV 2014 è a cura di
Emilia De Simoni, Vito Di Bernardi, Laura Faranda, Francesco Giannattasio, Giovanni Giuriati, Antonello Ricci

Redazione e segreteria:
Andrea Benassi, Antonella Dicuonzo, Blanche Lacoste

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20 MA UNA Festa musicale delle regioni italiane

20 MA UNA Festa musicale delle regioni italiane

Domenica 2 febbraio ore 16.30 un concerto evento di musica popolare dedicato a tutte le regioni italiane, ideato da Maura Picciau, direttrice del Museo, insieme a Paolo Scarnecchia, etnomusicologo del Conservatorio di Benevento e direttore artistico del progetto, che si avvale della conduzione/narrazione di Antonello Ricci, attore e cantastorie ispirato dalle culture di tradizione orale.

Lo spettacolo prevede esecuzioni vocali e strumentali di musica popolare cui si alterneranno spunti narrativi, poetici e detti popolari da tutte le regioni d'Italia per dar vita a un concerto festoso, dinamico e allegro nella suggestiva cornice del Salone d'Onore, un ambiente di grande forza visiva e bellezza architettonica. Qui, infatti, il Museo ha recentemente curato un allestimento dedicato ai costumi e alla cultura materiale delle regioni italiane, in realtà il nucleo fondamentale della raccolta del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari, costituitosi con la Mostra Etnografica italiana, tenutasi a Roma nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell'Unità d'Italia.
La serata di musica ha uno scopo benefico: il ricavato dello spettacolo sarà destinato a finanziare dei progetti per l'infanzia nelle regioni colpite dalle alluvioni nello scorso autunno, Sardegna, Basilicata e Calabria. Il fior fiore della musica popolare italiana sarà presente quel pomeriggio al Museo: dalla voce calda e profonda di Elena Ledda per la Sardegna, a quella di Lucilla Galeazzi, dalle zampogne lucane di Pino Salamone al suono limpido di Paola Lombardo, valente rappresentante della cultura musicale occitana alpina, al duo Valla-Scurati per la Liguria, vent'anni di successo e prestigio.
Si tratta di un concerto davvero originale e forse irripetibile, in cui convergeranno a Roma, per una sincera e condivisa ragione civile e umanitaria, le punte più avanzate del canto e della musica di tradizione, per una riscoperta di questo immenso patrimonio immateriale, ricchezza inestimabile della nostra cultura e bene in dote ad ognuno di noi .

Musicisti che si esibiranno: Abruzzo: Michele Avolio, Antonello Di Matteo - Basilicata: Pino Salamone, Paolo Napoli - Calabria: Anna Maria Civico Campania: Massimo Ferrante - Emilia Romagna: Claudio Vezzali - Friuli Venezia Giulia: Glauco Toniutti - Lazio: Raffaello Simeoni Liguria: Stefano Valla, Daniele Scurati - Lombardia: Maddalena Scagnelli, Franco Guglielmetti - Marche: Gastone Pietrucci, Marco Gigli - Molise: Ivana Rufo, Lino Miniscalco - Piemonte: Paola Lombardo, Enrico Negro - Puglia: Maria Moramarco, Luigi Bolognese - Sardegna: Elena Ledda, Mauro Palmas - Sicilia: Matilde Politi - Toscana: Francesca Breschi - Trentino Alto Adige: Mauro Odorizzi - Umbria: Lucilla Galeazzi -Valle d'Aosta: Anna Paola Zavattaro, Sergio Pugnalin - Veneto: Rachele Colombo

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